Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/02/2023 14:40:00

Ars, Di Pasquale: "Ho rinunciato all'aumento Istat, ma tutti i deputati sapevano"

"L'adeguamento delle indennità dei deputati Ars in base all'aumento del costo della vita indicato dall'Istat non è stato deciso dal Consiglio di presidenza ma è frutto di una previsione di legge del 2014.

Quella legge prevede che l'indennità sia soggetta ad adeguamento secondo la variazione dell'indice Istat del costo della vita. Tutti i deputati erano inoltre a conoscenza di quei numeri dal momento che il bilancio interno dell'Assemblea è stato votato dall'Aula e chi avrebbe voluto avrebbe potuto rinunciare all'aumento, così come ho fatto io martedì 7 febbraio con una nota agli uffici". Lo dice il parlamentare del partito democratico all'Ars, Nello Dipasquale, chiarendo i contorni della vicenda relativa agli adeguamenti Istat delle indennità dei parlamentari di Palazzo dei Normanni.

"Il Consiglio di presidenza non ha deciso nulla - chiarisce Dipasquale - e quelle somme inserite nei capitoli di bilancio erano ben visibili a tutti, anche a chi oggi gioca allo scaricabarile, a meno che qualcuno non vada in Aula e voti con gli occhi chiusi e senza conoscere i documenti". Dipasquale poi ribadisce: "Basta demagogia. I deputati che intendono rinunciare all'adeguamento possono farlo depositando la rinuncia formale agli uffici".