"Fiato sul collo". Col bel tempo continuano i lavori sul Ponte Arena a Mazara

Prosegue la nostra iniziativa ‘operazione fiato sul collo’. Oggi ci sono giunti un brevissimo video ed una foto ad immortalare la situazione sul cantiere - installato nei pressi di contrada Bocca Arena - per effettuare la manutenzione del ponte di attraversamento sul fiume Delia.

Martedì 14 febbraio - “Ore 10,50, vedo due operai al lavoro”. Commenta così, uno dei nostri ganci sul territorio che monitorano, quasi quotidianamente, l’avanzamento dei lavori relativi al ponte in contrada Bocca Arena. Pare che, ma potremmo sbagliarci - ed in tal caso siamo pronti a correggere l'informazione - continui l’impiego di due maestranze giornaliere in questa fase di lavorazione. L’assessore mazarese ai Lavori Pubblici, sentito da Tp24.it lunedì mattina, 13 febbraio, ha riferito però che, gli operai al lavoro in questa fase, sarebbero tra i 4 ed i 5. In questo frangente molto tecnico della manutenzione, sempre a suo dire, poco importa quanti lavoratori siano materialmente in cantiere poichè ciò che conta realmente è la data di ultimazione: il 24 maggio 2023. La ditta esecutrice non ha alcun interesse ad andare oltre tale limite poiché in quel caso riceverebbe un danno economico (penale contrattuale) per non aver rispettato le consegne.

PONTE APERTO SOLO A CANTIERE CHIUSO - Ricordiamo che l'attraversamento resta transitabile solamente per pochi giorni alla settimana e, più precisamente, dal venerdì sera alle prime ore del mattino del lunedì successivo alle 7: cioè quando gli operai tornano al lavoro per continuare le operazioni di manutenzione dell’infrastruttura, facente parte dei beni del Libero Consorzio dei Comuni trapanesi.

CONTINUA L'OPERAZIONE ‘FIATO SUL COLLO’ - Noi di Tp24.it, intanto, ricordiamo la nostra vigilanza attiva con l’operazione ‘fiato sul collo’. Ogni giorno lavorativo (e non solo), infatti, stiamo pubblicando, e continueremo a farlo, foto e video ricevuti dai comuni cittadini che intendono documentare lo ‘stato dell’arte’ all’interno del cantiere.

Alessandro Accardo Palumbo
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