Sono tre gli interventi di edilizia scolastica nel Trapanese, uno a Erice e due a Partanna, inseriti tra i 44 interventi da realizzare in Sicilia entro il 2025 con i fondi del Pnrr pari a oltre 91 milioni di euro. La Regione Siciliana ha presentato al ministero dell'Istruzione l'elenco degli interventi coerenti con le finalità e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e in linea con quanto richiesto dal "Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica".
«Il monitoraggio del dipartimento regionale dell'Istruzione ha preso in esame 78 progetti riguardanti le scuole siciliane; 44 di essi presentano i requisiti previsti dal Pnrr e sono cantierabili - dice l'assessore regionale dell'Istruzione, Mimmo Turano - Gli interventi riguardano sei province della Sicilia e interessano scuole elementari, medie e istituti comprensivi di pertinenza dei Comuni e istituti superiori delle Città metropolitane».
Si tratta di 44 interventi in tutto, per un finanziamento complessivo di oltre 91 milioni di euro.
Nel dettaglio, nella provincia di Agrigento si contano due interventi, uno nel comune di Raffadali e uno a Santa Elisabetta. Due nella provincia di Enna, entrambi nel comune di Nissoria. Nel Catanese nove interventi, di cui 4 ad Aci Sant'Antonio, 2 a Mascalucia, uno a Raddusa, uno a San Gregorio e uno a Paternò. Nella provincia di Messina, previsto il maggior numero di interventi, per un totale di quindici di cui 2 nella Città Metropolitana, 2 a Barcellona Pozzo di Gotto, uno a Roccella Valdemone, uno a Castel di Lucio, uno a Scaletta Zanclea, uno a San Filippo del Mela, uno a Fiumedinisi, uno a Milazzo, uno a Motta Camastra, uno a Sant'Agata di Militello, uno a Forza d'Agrò e due a Messina. Nel Palermitano sono sette gli interventi selezionati, di cui uno a Carini, uno a San Mauro Castelverde, uno a Bagheria, uno a Sclafani Bagni, due a Roccamena e uno a Geraci Siculo. Nella provincia di Ragusa quattro interventi, tutti a Santa Croce Camerina. Due interventi interessano la provincia di Siracusa, uno a Francofonte e l'altro a Lentini. Infine, tre nel Trapanese, di cui uno a Erice e due a Partanna.
L'assessorato regionale dell'Istruzione ha fatto un monitoraggio fra i Comuni per raccogliere i progetti già cantierabili nell'ambito della Programmazione triennale regionale, che rientrano nelle tipologie ammesse dal ministero ovvero nuova costruzione o dismissione di edifici scolastici, opere di adeguamento o miglioramento sismico con vario indice di rischio, interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza. I progetti individuati dovranno garantire il rispetto del cronoprogramma, quindi i lavori dovranno essere aggiudicati entro il 15 settembre 2023, avviati entro il 30 novembre 2023 e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2025. Infine, il collaudo finale dell'opera è previsto entro il 31 marzo 2026. Qui l'allegato della tabella dei 44 interventi Pnrr selezionati per la Sicilia.
*****
Autorità europea antiriciclaggio, Schifani e Lagalla candidano Palermo come sede - La Regione Siciliana e il Comune di Palermo sono pronti ad accogliere l’Autorità europea per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, di prossima istituzione. La sede individuata è Castello Utveggio. Nei giorni scorsi, il governatore dell’Isola Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla hanno avanzato la proposta al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. E oggi è già arrivata la risposta di Palazzo Chigi, a firma del sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano, su delega dello stesso premier. Nella nota vengono richieste ulteriori informazioni specifiche in modo tale da poter far concorrere Palermo come città candidata per l’Italia, insieme a Roma, Torino e Venezia.
«La risposta immediata di Palazzo Chigi – evidenzia Schifani – è già una prima buona notizia. Gli uffici della Regione e del Comune stanno già preparando il dossier richiesto dal governo nazionale. Riteniamo che Palermo abbia tutte le carte in regola perché proprio qui, attraverso l’opera e gli insegnamenti di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel quadro del contrasto alla criminalità di stampo mafioso, sono state gettate le basi per l’elaborazione della normativa nazionale in materia di antiriciclaggio. Uno strumento imprescindibile di prevenzione e di lotta alla corruzione dalla quale deriva l’inquinamento dell’economia e l’alterazione delle regole di mercato».
«Esprimo grande soddisfazione - aggiunge Lagalla - e pur nel rispetto di ogni proposta ritengo che Palermo possa aspirare ad esserne la sede più idonea. La scelta della nostra città assumerebbe, poi, un alto valore simbolico e di deterrenza dei reati mafiosi. In particolare di quelli connessi al reinvestimento di risorse illecite, anche per la possibilità di assegnare alla nuova Autorità, senza oneri finanziari a carico dell’Ue, immobili confiscati alla criminalità organizzata. Un segnale di grande importanza è inoltre l’appoggio formale che stanno dando all’iniziativa tutte le istituzioni, fondazioni e associazioni che tengo a ringraziare».
La Regione ha già manifestato la propria disponibilità ad ospitare l’Amla nella sede di Castello Utveggio, recentemente ristrutturato dall'amministrazione regionale con un corposo intervento di riqualificazione anche energetica. Il Comune, invece, potrebbe conferire ulteriori spazi d’ufficio e un immobile di pregio storico nel centro della città, esattamente dove nacque e visse Giovanni Falcone.
Alla proposta di candidatura avanzata a Palazzo Chigi sono allegate una decina di lettere di gradimento da parte di enti pubblici e privati disponibili a contribuire, ciascuno per le proprie competenze, allo sviluppo delle attività dell’Autorità. Si va dall’Università agli Ordini degli avvocati e dei commercialisti, dal Distretto giudiziario della Corte d’Appello alle Fondazioni “Gaetano Costa”, “Giovanni Falcone”, “Rocco Chinnici” “Progetto Legalità”, “Luigi Einaudi” e “Sicilia”, dal Centro studi “Cesare Terranova” al Siracusa international institute for criminal justice and human rights.
Attualmente, nel Mezzogiorno non sono presenti Autorità o articolazioni europee e tutte quelle esistenti hanno sede nell’Italia settentrionale o centrale: Sicurezza alimentare a Parma, Formazione professionale a Torino, Ricerca a Ispra, Istituto universitario a Fiesole, oltre agli Uffici d’ informazione del Parlamento europeo (Roma e Milano), della Bei e della delegazione Ue nella Capitale.
«Confidiamo - concludono Schifani e Lagalla - in un’attenta valutazione della candidatura e nell’accoglimento della proposta, certi comunque che se l’Autorità fosse insediata a Palermo contribuirebbe in modo determinante all’ulteriore sviluppo del nostro territorio, essendo percepita da tutti i cittadini come una concreta attestazione di vicinanza delle istituzioni europee e soprattutto nazionali alla loro voglia di riscatto e di crescita economica culturale e civile».
*****
Sport, istituito il Fondo regionale - Promuovere la pratica sportiva dei giovani siciliani dai 6 ai 16 anni. Questo lo scopo del Fondo per lo sport istituito dalla legge regionale di stabilità, su proposta del governo Schifani, con uno stanziamento di un milione e 300 mila euro per il 2023.
L’articolato predisposto dall’assessore al Turismo, allo sport e allo spettacolo Elvira Amata, prevede l’erogazione di appositi voucher da utilizzare per partecipare alle attività o ai corsi organizzati da società o associazioni dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive, alle discipline associate e ad enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) e dal Cip (Comitato italiano paralimpico).
Le modalità attuative, l’individuazione dei beneficiari in base alle fasce di reddito e l'importo dei voucher saranno determinati con un apposito decreto assessoriale.
«L’istituzione del Fondo - spiega l’assessore Amata - è un primo passo con cui il governo Schifani offre un aiuto concreto per avviare allo sport tanti bambini e ragazzi le cui famiglie difficilmente potrebbero permettersi di sostenere le rette per corsi o attività continuative offerte da soggetti qualificati. Praticare correttamente e con costanza discipline sportive, infatti, è fondamentale per la salute e la formazione dei giovani siciliani. Siamo già al lavoro per definire i criteri per rendere operativo questo strumento e definire le procedure, che vogliamo mantenere estremamente semplici. Ci impegneremo - conclude l’assessore - anche per accrescere le risorse disponibili, così da soddisfare una platea sempre più ampia di beneficiari».