Le opere di urbanizzazione nel quartiere di Villa Rosina, a Trapani, non saranno completate. A seguito della sentenza non impugnabile emessa da Cga, infatti, si sono spente le speranze di poter fruire delle somme stanziate dalla Regione negli anni Novanta. Ad informare gli abitanti del rione è stato Salvatore Daidone presidente dell'associazione culturale “Insieme per villa Rosina”. “Saltato” il quinto stralcio degli interventi.
Al fine di conoscere e capire meglio quello che è successo, Daidone, in una lettera aperta, ripercorre tutte le tappe della nascita e dell'evoluzione del quartiere.
Ecco il contenuto: “Villa Rosina, quartiere alla periferia di Trapani, nasce alla fine degli anni ’60 a seguito di una lottizzazione che lo rende abusivo per la mancanza di uno strumento urbanistico adeguato ed aggiornato. Negli anni gli abitanti hanno regolarizzato la propria abitazione, pertanto ad oggi Villa Rosina conta circa 7.000 abitanti. Alla fine degli anni Novanta una norma regionale stanziava cospicue somme per urbanizzare queste aree sanate e, fra varie vicissitudini, il Comune di Trapani rientrava nei finanziamenti finalizzati a piani particolareggiati per il recupero degli agglomerati abusivi. I sindaci che si sono susseguiti in quegli anni hanno usufruito di queste somme realizzando fino a quattro stralci, ma per completare il quartiere ne occorrevano ancora almeno altri due. Vennero quindi richieste ulteriori somme che la Regione impegnò, ma a cui non seguì alcun progetto esecutivo (cosa che era stata fatta per gli altri stralci) da parte del Comune di Trapani. Pertanto, nonostante l’ammissione a finanziamento ed il conseguente impegno delle relative somme queste non furono erogate per mancanza della presentazione del progetto esecutivo. Venero avviati dei procedimenti giudiziari nei confronti della Regione, in cui si continuano a richiedere tali somme; da ultimo il ricorso per ottemperanza voluto dall’attuale amministrazione, che è stato nell’ordine respinto prima dal TAR in primo grado e poi dal CGA in sede d'impugnazione. Infatti, già a seguito della nota del Dipartimento Regionale Urbanistica del 2004, il Comune di Trapani avrebbe dovuto sapere di essere onerato entro un termine perentorio a presentare un progetto a seguito delle somme impegnate. Nel 2014, nasce l’Associazione culturale “INSIEME PER VILLA ROSINA” con l’obiettivo di rendere dignitoso il nostro quartiere e di vedere partorire proprio quel progetto esecutivo mancante per il completamento dell’urbanizzazione del quartiere. Fino al 2016 si lavora sul vecchio progetto da cui ebbero vita gli stralci già ultimati, ma, quando sembrava possibile presentare il progetto per il quinto stralcio al Genio Civile, lo stesso risultava mancante della firma di un verificatore esterno al Comune per il quale doveva essere prevista una spesa in bilancio. I tempi ovviamente si allungano e si arriva all’anno di commissariamento del Comune. Nel 2018 si insedia l’attuale amministrazione che affida il progetto ad un tecnico esterno, il quale realizza il progetto a completamento e nel 2019 e lo consegna al Comune di Trapani. A questo punto, il progetto deve essere verificato da un organo esterno, ma fra i tempi burocratici e la documentazione che si smarrisce nei meandri del Comune, il verificatore vede il progetto solo nel dicembre del 2020. Insieme per Villa Rosina, intanto, continua a chiedere incessantemente il famigerato progetto che risulta ancora incompleto! In presenza degli abitanti del quartiere il Sindaco lancia la proposta che in attesa del finanziamento da parte della Regione, il Comune sarebbe disposto a farsi carico di un mutuo per la cifra necessaria al completamento! Nel gennaio del 2022 il verificatore, stanco di chiedere integrazioni senza ottenere risposta, respinge il progetto. Questa notizia a noi arriverà soltanto un anno e due mesi dopo, nel contempo viene emessa anche la sentenza del CGA e l’ultima speranza svanisce. Delusi dall’esito della sentenza e sbigottiti da quanto si andava scoprendo, ci si è rivolti ad un legale di fiducia, il quale ci ha confermato che la mancanza del progetto e/o della documentazione avevano determinato già dal 2004 la perdita dei finanziamenti! Questa la situazione ad oggi del nostro quartiere e la notizia che qualche giorno fa è stata data all’assemblea cittadina. Ricevendo la notizia, i presenti sono rimasti silenziosi, stupefatti, delusi e disgustati. La prima vera considerazione che ne consegue è che per 19 lunghi anni siamo stati illusi da amministrazioni che forse sapevano e hanno voluto tacere? Oppure non sapevano e, quindi, incompetenti e superficiali? t Ciò che risulta certo è che tutti i ricorsi, i giudizi di ottemperanza, i progetti, gli aggiornamenti e la ricerca di un verificatore sono somme di denaro pubblico sperperato degli amministratori trapanesi. Ciò che si rimprovera a tutte le amministrazioni ed a questa in particolare, con la quale abbiamo avuto l’illusione di una maggiore possibilità di dialogo trasparente, è proprio la superficialità con cui è stato gestito il problema. Problema che l’attuale amministrazione sapeva grave perché gli era stato chiarito ancor prima che fosse eletta a rappresentarci, tanto da aver inserito la questione delle opere di urbanizzazione di Villa Rosina nel programma elettorale. Bene, se si fossero occupati seriamente del problema, come stanno facendo negli ultimi dieci giorni, forse questa verità sarebbe venuta fuori quattro anni fa, sicuramente non sarebbe andato sprecato denaro pubblico, avremmo potuto accedere ad altre forme di finanziamenti e probabilmente avremmo in mano un progetto esecutivo. Sicuramente chi ne esce sconfitto è ancora una volta il quartiere di Villa Rosina che deve abbandonare le proprie illusioni, i cittadini che dovranno continuare a ripulire a proprie spese i pozzi neri (purtroppo da quando il comune non ha un bilancio, la sovvenzione è stata bloccata), a camminare lungo le vie con la lampadina del cellulare per non inciampare nelle buche, e dovranno ancora per un bel po' salirsi a spalla le bombole del gas, non solo per uso domestico, ma soprattutto per il riscaldamento. Chi ne esce sconfitta è l’associazione culturale INSIEME PER VILLA ROSINA che dopo 9 anni di pressioni e illusioni si trova disarmata, delusa e stupita davanti alla verità. Ma certamente gli sconfitti sono vittime, ma non certo colpevoli, le colpe, quelle vanno cercate altrove. Villa Rosina ha dignitosamente ricevuto l’ennesima delusione, ma non ha ceduto ad essa. Il parere dell’assemblea è stato semplice, unanime e immediato: IL PROGETTO ESECUTIVO PER L’URBANIZZAZIONE DEL QUARTIERE DI VILLA ROSINA A COMPLETAMENTO è d'obbligo per cercare di attingere ad altre forme di finanziamento. Nessun cittadino di Villa Rosina, presente all’assemblea, intende incontrare il Sindaco e/o nessuna altra forma politica e/o istituzionale se prima delle parole non arrivano i fatti. Qualunque notizia il comune vorrà trasmettere agli abitanti può avvalersi dell’associazione che fa capo al quartiere INSIEME PER VILLA ROSINA. Gli abitanti di Villa Rosina pagano come tutti gli altri cittadini tasse ed imposte e, pertanto, hanno diritto di vivere dignitosamente, usufruendo dei servizi essenziali quali fognature, strade, gas, spazi verdi, ecc… VILLA ROSINA NON SI ARRENDE”.