Il primo Gran Premio della stagione di F1 sul circuito di Sakhir si chiude con leggenda del motociclismo Giacomo Agostini che dà la bandiera a scacchi a Max Verstappen e alla sua formidabile Red Bull Honda.
L’olandese vince per la prima volta in Bahrain, dimostrando subito una competitività da fuoriclasse che sarà difficile battere. Il campione del mondo e la squadra di Cristian Horner, con il secondo posto di Sergio Perez, confermano subito di essere il team che punta ai due titoli iridati.
Dietro i colori Red Bull, c’è poi un “giovanotto” di quasi 42 anni, di nome Fernando Alonso, che ha letteralmente occupato la scena durante tutto il fine settimana, conquistandosi legittimamente il titolo di driver della gara. La rimonta e i sorpassi da manuale anche ai danni di un certo Lewis Hamilton, dimostrano che la verve agonistica del pilota di Orvieto è inossidabile più che mai.
La Aston Martin si conferma velocissima, ha realizzato con la supervisione dell’ingegnere Luca Furbatto, una vettura nuova per il 95% dei suoi componenti ed è riuscita a migliorarsi rispetto allo scorso anno di ben due secondi al giro oltre ad aver dimostrato di aver il miglior carico aerodinamico.
Al quarto posto c’è la Ferrari SF-23 di Carlos Sainz, l’unica Ferrari rimasta in gara visto che quella di Charles Leclerc si è ammutolita al 41° giro a causa di un problema alla centralina, quando il monegasco si trovava in terza posizione e molto probabilmente avrebbe potuto portare a casa il terzo gradino del podio. Per il pilota e il team Ferrari una doccia gelata, questo improvviso problema di affidabilità che, già in mattinata, era stato anticipato da un problema elettrico che ha costretto alla sostituzione delle batterie e della centralina elettronica.
La Ferrari, insomma, al termine del primo GP dell’anno, si trova a dover recuperare e tanto, con evidenti problemi di degrado gomme, sia con le morbide che con le dure il che ha costretto ad un passo gara decisamente più lento di Red Bull e con un chiaro problema di affidabilità. Continua a leggere su motoriedintorni.com.