È stata fissata a dopodomani, venerdì 17 marzo, alle 10.30, nel carcere palermitano di Pagliarelli, l’udienza, davanti ai giudici del Riesame, in cui si dovrà discutere della istanza di scarcerazione presentata dai legali di Rosalia Messina Denaro, la sorella del capomafia castelvetranese arrestata con l’accusa di associazione mafiosa.
Secondo la Procura di Palermo, che ne ha chiesto e ottenuto l'arresto, la donna sarebbe stata punto di riferimento economico del padrino, gestendone la cassa, e avrebbe avuto un ruolo essenziale nella trasmissione degli ordini e delle direttive del fratello. Nelle sue case di Campobello di Mazara e Castelvetrano sono stati trovati decine di «pizzini», alcuni con una sorta di contabilità tenuta per conto del fratello. Fedelissima al capomafia, Rosalia, nome in codice nei bigliettini scoperti «Fragolone», ha finito, involontariamente, per determinarne l’arresto. È stato infatti un appunto dettagliato sulle condizioni di salute del fratello, da lei scritto e nascosto nell’intercapedine di una sedia, a dare agli investigatori l’input che ha portato, il 16 gennaio scorso, all’arresto del boss.