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03/04/2023 06:00:00

Mazara. Si muove qualcosa per il dragaggio del porto canale

Eppur si muove! (forse). Pare che qualcosa si stia mettendo in moto, nel processo quasi quarantennale che dovrebbe portare al dragaggio del porto canale. In tal senso, è giunto in redazione a Tp24.it l’ultimo comunicato stampa, emanato dal sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci (Azione). “Dopo mesi di interlocuzione - si legge nella nota stampa del primo cittadino - con il commissario per il Dissesto Idrogeologico della Regione Siciliana finalmente è iniziato il monitoraggio ambientale ante-operam cui seguirà l'atteso intervento di dragaggio del porto canale”.

IL SOPRALLUOGO PER ACQUISTARE LA DRAGA - “All’intervento - continua il sindaco - di escavazione seguirà un sopralluogo da parte di tecnici per stabilire la tipologia di draga da acquistare per poter in seguito gestire in autonomia la manutenzione ordinaria del fiume”.

RIQUALIFICARE L'INTERA ZONA PORTUALE - Il dragaggio, nelle intenzioni dell’amministrazione Quinci, dovrebbe dare la stura a tutta una serie di interventi, mirati a dare un volto nuovo alla totalità dell’area portuale mazarese. “Si tratta - afferma Quinci - solo di un primo passo verso la riqualificazione dell’intera zona portuale. Ai lavori di escavazione seguiranno poi interventi per illuminare adeguatamente il porto, dal Molo Caito fino al ponte, l’installazione di impianti di videosorveglianza ed ancora la ristrutturazione del mercato ittico che sarà messo a disposizione degli operatori del settore”.

PORTO NUOVO E PORTO CANALE CON ACQUA E LUCE - “Sia la zona del porto nuovo che la banchina del piazzale Quinci - continua il primo cittadino mazarese - saranno poi dotati di colonnine di acqua e luce per le imbarcazioni da pesca e da diporto. Infine - conclude il sindaco - con un progetto PON Metro sarà finanziato con 2,2 milioni di euro tutto il rifacimento della banchina del fiume Mazaro”.

UNA ‘VECCHIA’ CONOSCENZA
- Pochi giorni fa era giunta la notizia che il monitoraggio sul prelievo dei fanghi stava per essere avviata. Adesso è giunta in Città la postazione mobile numero 3 della ‘C. A. D. A. s.n.c.’ (Chimica Applicata Depurazione Acque s.n.c. di Filippo Giglio e C.). L’azienda menfitana, già in passato, ha offerto svariate volte i propri servizi a favore dell’amministrazione mazarese: la più inerente delle quali è stata proprio quella relativa ad una passata ‘Caratterizzazione Fanghi di Dragaggio di Aree Portuali’; oppure come avvenuto nel 2015, quando per la caratterizzazione della posidonia spiaggiata e della sabbia depositata provvisoriamente nei pressi della Colmata B del Lungomare Fata Morgana (Località Tonnarella) il Comune di Mazara ha liquidato alla ditta menfitana una fattura per un totale di 1.342 € iva inclusa.

APPROVATO IL PIANO DI MONITORAGGIO - Con la notizia dell’imminente avvio del monitoraggio ambientale era arrivata anche la dichiarazione, del primo cittadino, Salvatore Quinci (Azione). Il sunto del discorso rendeva noto che - concluso il monitoraggio sul prelievo dei fanghi - a breve sarebbe stata affidata la consegna dei lavori alla ditta esecutrice, non essendo necessari altri procedimenti autorizzativi. L’azienda in questione, lo ricordiamo, è la ‘Ares S.r.l. di Gioiosa Marea, (società che si era classificata al terzo posto nella graduatoria della gara di appalto, espletata nel marzo 2016). Questo ultimo passaggio è atteso da decenni, ormai, al fine di avviare concretamente le operazioni per ripristinare il fondale del porto canale. Ad oggi l’alveo del fiume Mazaro su cui si innesta l’infrastruttura è praticamente innavigabile ed in stato di degrado, con conseguenze nefaste per gran parte del comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate.

L’ULTIMA PASSERELLA RISALE A QUATTRO ANNI FA - I lavori sarebbero dovuti già iniziare, dopo una serie pressoché infinita di rinvii, nell’autunno del 2019: occasione, anche quella, per mettere su l’ennesima sceneggiata, con tanto di politici e codazzo vario, alla corte dell’allora presidente della Regione, Sebastiano Musumeci.

Alessandro Accardo Palumbo
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