Michela Murgia ha un tumore in fase terminale. La nota scrittrice si racconta oggi in un'intervista sul Corriere della Sera ed annuncia, con grande serenità, di avere una prospettiva di pochi mesi di vita.
Qui potete leggere l'articolo. La scrittrice parla della malattia, un tumore al rene: «Ho comprato una casa con dieci letti dove la mia famiglia queer può vivere insieme». E della sua scelta: «Posso sopportare il dolore, non di non essere presente a me stessa. Ho trascurato i controlli per il Covid. Chi mi vuol bene sa cosa deve fare. Sono sempre stata vicina a Marco Cappato» .
Il suo nuovo libro, un romanzo, «Tre ciotole», si apre proprio con la diagnosi di un male incurabile: «È pedissequo. È il racconto di quello che mi sta succedendo. Diagnosi compresa».
"Mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci - racconta la scrittrice -. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti».
Ed infine: «Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai".