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08/05/2023 06:00:00

  Mazara. Le sfide della politica e la pesca in crisi

Mazara del Vallo è una di quelle città che in questi anni ha cercato di cambiare volto.

Più pulizia nel centro storico, fontane funzionanti, lavori in corso importanti. Ma dovrà ancora migliorare tante, troppe, cose: i servizi sono pochi e quelli offerti ai turisti, che stanno affollando la città, non sono adeguati. Le periferie sono abbandonate.

Poi ci sono quelle note dolenti che mettono in crisi Mazara, come il dragaggio del porto, che sembra l’eterna promessa mai nemmeno pronunciata. I lavori avrebbero dovuto trovare inizio ad aprile ma nulla si è mosso, adesso non c’è una data di inizio ma certamente è un problema per i pescatori. Federpesca lo ha messo nero su bianco: “C’è un serio problema di sicurezza per l’attività di pesca e per gli abitanti che vivono ai lati del fiume Mazaro. Ormai è trascorso più di un anno dall’aggiudicazione dell’Appalto per l’affidamento dei lavori, con Decreto Commissariale n.502 del 22 marzo 2022 in ragione del ribasso economico del 34,3717 per cento, per un importo di euro 836.056,14, di cui 740.676,91 per lavori, 90.379, 23 per costo del personale e 5.000 per oneri per la sicurezza, oltre Iva.Dall’Accordo di Programma del 30 marzo 2010 tra il ministero dell’Ambiente e l’assessorato regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana, finalizzato alla programmazione e finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, tra i quali il dragaggio del fiume Mazaro, sono trascorsi, però, ben tredici anni”.
E nella giornata di sabato a mezzogiorno al porto tutti i pescherecci hanno suonato la sirena in segno di protesta contro il piano dell’UE, che vuole abolire la pesca a strascico entro il 2030.

Problemi a cui bisognerà dare una risposta perchè la flotta peschereccia mazarese è una delle più numerose d’Italia e l’indotto economico non può essere ancora messo in crisi o danneggiato.

I pescatori si aspettano impegno da parte del Primo Cittadino, Salvatore Quinci, visto il suo incarico romano quale responsabile di Azione del Dipartimento Pesca. Il sindaco dal canto suo deve riallacciare il nodo della fiducia con i cittadini, risalendo l’indice di gradimento, e con una buona parte della politica con cui si è sfilacciato il rapporto negli anni.

In consiglio è un attacco continuo all’intera giunta che rappresenta, certo ci sarebbe poi da comprendere da chi arrivano gli attacchi: se sono gli stessi che hanno cambiato partito come cambiano la camicia, o da chi si professa puro e duro salvo poi arrivare un altro più puro ancora che epura il primo. E’ la legge della natura, finanche della politica.
Chi cerca l’ultimo ancoraggio del consigliere comunale Pietro Marino lo trova alla voce Futuristi, dopo essere stato socialista, poi con il Movimento VIA, poi con Turano della Lega, ma si professava ancora UDC, oggi Futurista, quindi a sostegno del pluricandidato Nicola Cristaldi.
E la novità se la aggiudica Toni Scilla, che ha riabbracciato l’ex sindaco, pace fatta, ramoscello di ulivi, tarallucci e vino. I due hanno stretto un accordo per le amministrative del 2024 ma il resto del centrodestra guarda altrove, tanto che quel tavolo dedicato alle prossime elezioni è stato rinviato, appositamente, troppe volte.

L’MPA guarda a Quinci, in giunta c’è Teresa Diadema, che nei giorni scorsi insieme alla coordinatrice provinciale, Maricò Hopps, ha incontrato l’assessore regionale di partito, Roberto Di Mauro, all’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità: “Una verifica necessaria rispetto ad alcune esigenze del Comune di Mazara del Vallo e alle deleghe affidatemi dal Sindaco.” Che poi ha aggiunto: “E’ Troppo semplice il solo constatare la presenza di problematiche in una città come la nostra ; un po’ meno farsene carico e assumersi la responsabilità di trovare quegli strumenti di risoluzione che la buona politica mette a disposizione . In questo senso abbiamo trovato ampissima disponibilità da parte dell'Assessore Di Mauro”.
Tira dritto la Hopps dichiara : “L' obiettivo di Mpa è quello di fornire risposte ai territori, alle città e soprattutto ai cittadini a cui poco importa dei colori di questo o di quel soggetto politico che ha invece sempre l’obbligo di essere al servizio delle comunità. Noi di MPA, nello stile del partito che rappresentiamo, continuiamo a dimostrare che il buon senso corrisponde al pragmatismo, diversamente è propaganda e quella la lasciamo a chi si ritiene in perenne campagna elettorale”.