Beppe Grillo è tornato ad aizzare il popolo dei 5 Stelle. Con le sue frasi sconnesse e aggressive, che non fanno più ridere, invita la piazza a munirsi di passamontagna e augurarsi il ritorno alle brigate.
Una adunata del Movimento Cinque Stelle, un Grillo che torna per riprendersi la scena, baci e abbracci tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein, la seconda arrivata in segno di apertura verso i grillini.
Una apertura che ha pagato con giudizi interni ed esterni al suo partito, inopportune le frasi ma anche la presenza a questo punto.
E poi la follia del comico: "Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, reagite!".
Ma è solo il suo show e di quelli che sono entrati nel Movimento per lanciare ripulire i palazzi dalla casta, non sono infatti mancate le stoccate contro Conte: “Date i vostri progetti a Conte, prima o poi li capisce. Siamo dormienti, ma prima o poi ci risvegliamo, arriveranno a breve nuove persone. Figli miei, come vi siete ridotti!".
Nel cerchio magico di Grillo ci sono Virgina Raggi, Chiara Appendino, Rocco Casalino.
E’ arrivata lei la Schlein, pochi minuti, quelli necessari a fare un danno di immagine all’intera comunità dem. Perchè la Schlein non è solo giovane è inesperta e non consigliata adeguatamente. Una segretaria che ha a che fare con troppe anime e moltissime decisioni, che non conosce trame e retroscena, che parla di rivoluzione ma non tocca palla e non mette mani. Sale e scende dalle auto, parla, ascolta poco, va via. Non si conosce così la politica. Ma il danno è consumato, Conte e i suoi accoliti parlano di guerra, lanciano bordate agli USA.
Gli effetti dentro al Pd si sentono, i pontieri cercano di mettere un freno alle polemiche e di buttare acqua sul fuoco ma ieri Alessio D’Amato si è dimesso dall'assemblea nazionale del Pd, la modalità messa in campo non è condivisibile da D’Amato e da altri.
Le parole “brigate” e “passamontagna” non sono andate giù, del resto le parole hanno un senso e hanno segnato in negativo la storia di questo Paese, solo pensare di pronunciarle è eversivo.
E’ questo il PD della Schlein? Una mescolanza con il pericoloso populismo, una piazza che non rigenera ma produce effetti collaterali gravi. In piazza con altri e di altri ma senza le proprie idee. Ma davvero la segretaria del PD non immaginava questo effetto boomerang? Davvero non sapeva a cosa stesse andando incontro? Sono questi i valori a cui corre incontro la Schlein? Perché se così fosse alcuni dirigenti, sicuramente meno radicali, e i tanti simpatizzanti staranno già prendendo le distanze.
Magari meno spazi da occupare e più riflessione sulla opportunità di partecipazione. Perché ad oggi non si è visto nulla a parte le toppe, pure mal cucite.