Quattro tunisini – quattro uomini tra i 50 e i 43 anni, il comandante e tre membri dell’equipaggio del motopeschereccio Assyl Salah - sono stati arrestati dalla squadra mobile di Agrigento, dalla sezione operativa navale della Guardia di finanza e dai militari della Guardia costiera di Lampedusa.
Alcuni superstiti del naufragio avvenuto il 23 luglio scorso in acque Sar maltesi, nel quale sono risultati dispersi cinque migranti, tra cui un bambino, li accusano di aver inseguito il loro barcone per rubare i motori, i soldi e i telefoni cellulari.
Il gip ha già convalidato i fermi, disponendo a carico degli indagati la custodia cautelare in carcere. Per la prima volta è stato contestato il reato di pirateria marittima, previsto dalla Convenzione delle Nazioni unite sul diritto del mare di Montego Bay e dal codice della navigazione italiano. Le pene previste arrivano fino a 20 anni di reclusione