Su ciò che che sta accandendo al cimitero di Petrosino con tre salme che sono in attesa di sepolutura, dopo il nostro articolo (ne abbiamo parlato qui) c'è la replica del sindaco Giacomo Anastasi e della vice Concetta Vallone, che spiegano i motivi che hanno portato allo stopo e all’attesa della sepoltura per le tre salme.
«Facciamo anzitutto presente che la collocazione delle tre salme all’interno della “casa mortuaria” è dovuta all’impossibilità di utilizzare il montaferetri, acquistato dal Comune nel lontano 1997, il cui utilizzo è stato inibito dagli ispettori dello SPRESAL dell’ASP di Trapani lo scorso 5 maggio – spiegano Anastasi e Vallone –. Con un’ordinanza sindacale del 21 giugno è stata autorizzata la sepoltura provvisoria delle salme, destinate ad essere tumulate nei loculi di 4ª e 5ª fila, in loculi disponibili di 1ª, 2ª e 3ª fila. Con lo stesso provvedimento, si è anche stabilito che le successive operazioni di traslazione nei loculi superiori sarebbero eseguite dal Comune con oneri a carico dello stesso Ente. Una possibilità – precisano il sindaco e la vice – di cui i familiari dei defunti sono stati messi a conoscenza. Con i nostri uffici, immediatamente, abbiamo avviato tutte le pratiche necessarie per rendere nuovamente funzionante il mezzo e, di conseguenza, riprendere regolarmente e nel rispetto delle leggi le sepolture. In queste settimane, inoltre, stiamo formando il personale per il corretto utilizzo del montaferetri nel rispetto delle norme di sicurezza e stiamo provvedendo all’acquisto dei DPI. Anche su questo prosegue il lavoro di risanamento del nostro Comune. La domanda che facciamo a chi vuole accendere facili polemiche è cosa sia stato fatto negli ultimi anni per rendere fruibile il mezzo nel rispetto delle leggi e cosa sia stato fatto per far sì che il personale potesse essere formato e in grado di lavorare in sicurezza».