A Castelvetrano c’è chi non paga le tasse, pur avendo la possibilità di farlo per intero e puntualmente. Sarebbero le stesse persone che poi, vorrebbero essere percepite come dei benefattori. E’ quello che emerge dal commento del sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, dopo la bocciatura della Tari al consiglio comunale di lunedì scorso, con 7 voti a favore (quelli dei 5 Stelle) e 9 consiglieri di opposizione che si sono astenuti.
Una bocciatura che potrà creare notevoli problemi alle casse del comune. La tassa sui rifiuti, che ogni anno costa 7 milioni e mezzo, l’anno scorso però è era stata calcolata 5,9 milioni, perché la Regione Siciliana aveva dato un bonus per il Covid, a coprire la parte rimanente. Quest’anno, la mancata approvazione del suo costo originario, comporterà l’applicazione delle tariffe dello scorso anno, ma senza bonus. Sostanzialmente, al netto dell’elevata evasione/elusione, a fronte di un costo del servizio di 7 milioni e mezzo, le entrate massime previste saranno di poco meno di 6 milioni, creando quindi un buco di bilancio di un milione e mezzo, che potrebbe causare un nuovo dissesto finanziario del comune.
Di chi è la colpa è difficile dirlo. E’ un gioco politico. Da una parte l’opposizione accusa i 5 stelle che non sanno procurarsi i numeri necessari per l’approvazione dei provvedimenti e farebbero bene a dimettersi. Dall’altra, i pentastellati, “traditi” dai cambia casacca, si aspettano che per le decisioni determinanti per la città, la collaborazione non debba venire a mancare per senso di responsabilità.
Ecco di seguito il commento integrale del sindaco:
“Indubbiamente si apre un capitolo nuovo che mette in difficoltà il proseguo amministrativo in Bonis di questa Città . Nonostante la nota delle organizzazioni sindacali tutte, nonostante la nota del collegio dei revisori, nonostante la nota del direttore ai servizi finanziari del Comune di Castelvetrano, parte dei consiglieri si è astenuta(nel regolamento comunale l’astensione e equiparata al no) non consentendo l’approvazione delle tariffe Tari in consiglio comunale.
Le note tutte degli organi predetti sollecitavano i consiglieri comunali ad un senso di responsabilità ed evidentemente non sono riusciti a trovare il loro consenso nell’ambito del voto.
Interventi di strumentalizzazioni, di racconto della verità in maniera distorta, interventi orientati ad una campagna elettorale e non certamente al bene di questa comunità…Una campagna elettorale che priva dei contenuti sta mirando alle persone in maniera minacciosa. Sono fortemente dispiaciuto che tanti anni di sana amministrazione, di attività volta a scovare gli evasori, di attività coercitive per incassare i tributi, soprattutto da chi è in grado di pagarli, non lo fa, e vuol passare all’interno di questa società come un benefattore, adesso possano essere passati invano. Cercheremo in tutti modi insieme alle posizioni organizzative di questa città di trovare soluzione ad un problema davvero enorme che si è aperto.”
Egidio Morici