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06/09/2023 09:47:00

Castelvetrano. Un'azienda agricola aveva illegalmente canguri, daini e altri animali "pericolosi"

Mancava solo la giraffa. Un'azienda agricola di Castelvetrano aveva diversi animali "esotici" e per certi aspetti pericolosi detenuti illegalmente. Dai cinghiali ai canguri, alle istrici ai mufloni. 

 

 I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo Cites –Distaccamento di Trapani, unitamente a personale veterinario dell’A.S.P. di Trapani e del WWF, hanno eseguito un accertamento presso un’azienda zootecnica denunciando il proprietario e sequestrando diverse specie di animali irregolarmente detenute o prive di documentazione regolare.
A seguito dell’accesso, i Carabinieri del Nucleo Cites hanno infatti accertato che l’uomo deteneva, oltre a numerosi capi in regola con tutte le autorizzazioni di rito, altri n. 19 esemplari da ritenersi a vario titolo irregolari.


Precisamente, venivano rinvenuti all’interno della struttura 8 cinghiali, 4 daini, 2 mufloni, 2 istrici e 2 canguri, appartenenti alla specie wallaby delle briglie, privi di documentazione utile a rilevarne origine e provenienza e che, ai sensi della normativa italiana, sono da ritenersi tra le c.d. specie potenzialmente pericolose poiché possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica.
Pertanto, per la detenzione di tali esemplari - purché non si tratti di allevamento regolarmente autorizzato dalla Regione - è necessaria una speciale autorizzazione Prefettizia volta a disciplinare le modalità di detenzione e il numero massimo di esemplari consentiti.
Inoltre, veniva rinvenuto un esemplare di Pappagallo Cenerino e un esemplare di Rossella orientale, un’altra specie di pappagallo inserito anch’esso inserito tra le specie in via d’estinzione, per la cui detenzione è necessaria la documentazione CITES che ne attesti la nascita per riproduzione in cattività, escludendone quindi il prelievo in natura.
Tutte gli esemplari rinvenuti all’interno della struttura si trovavano in ottime condizioni di salute, pertanto gli stessi sono stati affidati alla struttura, in attesa di individuare luoghi idonei e regolarmente autorizzate alla detenzione di tali specie.