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15/09/2023 10:30:00

Covid, pronto il nuovo vaccino. Ecco a chi è consigliato 

 Arriveranno i primi di ottobre i nuovi vaccini anti Covid per la campagna vaccinale d’autunno: le Regioni aspettano le consegne per poi girarli ai medici di famiglia e alle farmacie, che si occuperanno della maggior parte delle somministrazioni.

«Entro 15 giorni – ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci – saranno disponibili le prime dosi del nuovo vaccino. Non sarà obbligatorio, ma solo raccomandato. Il vaccino sarà gratuito per tutti i cittadini che vorranno farlo, anche per chi non è compreso nelle categorie previste».

La campagna autunnale, che sarà concomitante con quella contro l’influenza stagionale, potrà contare così sui vaccini più nuovi su cui l’Agenzia del farmaco europea Ema ha dato il via libera alla fine di agosto. Si tratta di quelli adattati alle nuove varianti che si sono diffuse con inaspettata velocità nel nostro Paese e nel resto del mondo, e quindi più efficaci a respingerle.

Perché vaccinarsi
Come spiegano anche gli esperti dei Cdc, i Centers for Disease Control and Prevention, l’organismo di controllo sulla sanità pubblica, «la vaccinazione rimane la migliore protezione contro il ricovero e la morte legati a Covid-19. E riduce anche la possibilità di subire gli effetti del long-Covid». Inoltre, «ricevere un vaccino aggiornato può ripristinare la protezione. E quindi fornire una protezione migliorata contro le varianti attualmente responsabili della maggior parte delle infezioni».

Quali sono i nuovi vaccini anti Covid
La somministrazione raccomandata è di una dose di vaccino anti Sars-CoV-2 di nuova formulazione, contenente XBB.1.5, a tutta la popolazione di età superiore ai 60 anni. Ma anche ai soggetti affetti da patologie croniche e da situazioni di immunocompromissione che comportano un aumentato rischio di malattia grave. E ancora alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari non immunizzati negli scorsi 12 mesi.

Vaccinazione gratuita per tutti
Nella circolare si consiglia il vaccino anche «ai familiari e conviventi di persone con grave fragilità». Ma al ministero e nelle Regioni si ritiene che anche chi non appartenga a questa categoria potrà chiedere il vaccino al proprio medico. Infatti, chi vuole vaccinarsi, anche se non rientra nelle categorie considerate a rischio, potrà farlo. E la somministrazione è sempre gratuita comunque.

A iniettare il vaccino saranno, nella gran parte dei casi come detto, i medici di famiglia: l’indicazione è quella di iniettare nella stessa seduta l’anti Covid e l’antinfluenzale che di solito si inizia ad iniettare a fine ottobre. Non si vedranno più gli hub vaccinali dei tempi della pandemia.