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17/09/2023 06:00:00

 Libero Reina, cantore della concordia, e i difensori della Madonna

Dopo l'avvocato del diavolo, ora pure quello di Dio. Con una differenza sostanziale però, il primo esiste davvero ed è il promotor fidei, ossia la figura che ha il compito, durante i processi di canonizzazione della Chiesa, di trovare eventuali impedimenti o ostacoli
all'elevazione di un candidato a beato o santo. Per quanto riguarda invece i difensori di Dio, diciamo solo che ci sono dei precedenti nella storia, ma erano Papi, sicuramente più autorizzati di chiunque altro, e pare che per difenderlo abbiano scatenato qualche guerretta qua e là. Ma non voglio pensare che sia questo l'intento della Premier, nonostante il suo proclama so british sia stato fatto in casa del not very reassuring Orban.

Ma torniamo al titolo, giusto per dimostrare che il concerto di Libero Reina si collega, in qualche modo, alla mia premessa.

Venerdì 15 settembre, ore 18:30, al Baluardo Velasco di Marsala inizia il concerto acustico di Libero Reina, organizzato dall'associazione Finestre sul Mondo. Poco distante, nella piazzetta della Chiesa dell'Addolorata, le celebrazioni dell'Anniversario dell'Elevazione Canonica a Parrocchia: 48 appuntamenti distribuiti nella settimana che va dal 9 al 17 settembre di quest'anno, che si concluderà con il sorteggio finale e gli immancabili giochi pirotecnici. Una coincidenza non prevista, anche se prevedibile se solo ci fosse una cabina di regia in questa città capace di coordinare gli eventi per impedirne le sovrapposizioni, ma questo è un altro discorso.

Dalla piazzetta, stracolma di fedeli, le amplificazioni diffondono la voce del sacerdote, il coro dei partecipanti risponde con preghiere. Quanti già si trovano sulle antiche mura spagnole, restituite alla comunità grazie al lavoro dei volontari dell'Associazione già citata, avvertono il riverbero delle preghiere che giungono dalla piazzetta, qualche smorfia di disappunto, ma di sicuro a nessuno è passato per la testa di scendere e chiedere al sacerdote di abbassare il volume dell'amplificazione per consentire anche ai laici di godere dell'imminente concerto acustico di Libero Reina, eseguito con strumenti delicati e un sequencer.

Nonostante ciò, non è tardato l'arrivo di un signore della confraternita che, con estrema gentilezza, chiedeva al dottore Salvatore Inguì, referente dell'associazione, di abbassare leggermente il volume. La richiesta accolta si sarebbe concretizzata al termine dell'esibizione del brano in corso, ma non c'è stato il tempo. E mentre i fruitori del concerto acustico si erano già abituati ai suoni provenienti dalla piazzetta, fino a quasi accogliere l'insolita contaminazione, ecco che arriva un altro membro della confraternita, decisamente più agguerrito, che interrompe l'artista senza alcun riguardo per chiedere il rispetto della funzione religiosa poco distante. Che dire di costui? Se non vi scandalizzate per chi dice di voler difendere Dio, allora non potete farlo neppure se lo indico come difensore della Madonna, e lo dico senza ironia, perché vi assicuro che faceva proprio sul serio. Per fortuna non si trattava di un concerto di Morgan, perché, anche in questo caso, sarebbe stato un attimo passare dalla ragione al torto.

Per fortuna a suonare e cantare c'era Libero Reina, e di lui vorrei parlare ora, ché davvero tanto c'è da dire su questo giovane artista. Un guerriero scalzo dell'esercito della Gentilezza. Ricercatore di sonorità armoniose, costruttore di senso attraverso l'arte. Libero è un cantautore, ma anche un cantore laico, la sua cattedrale è il mondo intero, senza distinzioni né confini, si spinge ai margini di una sacralità Altra, diffonde suoni intrisi di suggestioni sciamaniche. Racconta storie di Eroi nomadi, di una Sicilia in cui ha scelto di restare, ma non per resistere quanto piuttosto per esistere. Libero è un giovane uomo che ha trovato il suo posto nel mondo, un posto davvero speciale, unico, di rara bellezza: il teatro Andromeda, sui monti Sicani, un teatro di pietra costruito da suo padre: Lorenzo Reina, ma di questo prodigio della natura ho già parlato in un altro articolo che potete leggere qui

Impassibile dinnanzi all'offesa appena ricevuta, Libero non perde il suo garbo artistico interrompe e chiude l'incontro con una canzone dal testo potente, eccolo: Binnajaah

Katia Regina