Quindici milioni di euro dalla Regione per misure volte a contrastare la povertà in Sicilia. L'assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha pubblicato tre Avvisi pubblici per l’assegnazione. In particolare, cinque milioni di euro sono stati stanziati per l’erogazione di interventi in favore di singole persone e nuclei familiari in condizioni di particolare disagio socio-economico, di marginalità e di esclusione sociale; 2,5 milioni di euro, per l’accoglienza temporanea, a carattere residenziale e semiresidenziale, di singole persone e nuclei familiari, nelle more della presa in carico da parte dei competenti servizi sociali; e 7,5 milioni di euro da destinare agli enti impegnati direttamente nell’erogazione di pasti e generi alimentari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione, a favore di singole persone e nuclei familiari.
Le azioni del primo avviso, a sostegno delle persone in condizione di isolamento ed esclusione sociale per un totale di 5 milioni di euro, sono rivolte ai singoli enti secondo tre linee di intervento. La prima, prevede percorsi di assistenza socio-educativi e socio-culturali, anche in funzione di orientamento, per l’accesso ai servizi sociali e socio-sanitari (compresi assistenza domiciliare e inserimento nell’ambito dei programmi di inclusione sociale) e prevede la richiesta di contributi fino a un massimo di 80 mila euro; la seconda linea di intervento comprende percorsi di contrasto alla devianza, alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, nonché di inserimento nell’ambito dei programmi di inclusione sociale già esistenti, con un importo massimo di 150 mila euro. Infine, la terza area include un intervento specifico di completamento delle misure già attive ed è rivolto, in particolare, all’individuazione di risorse sociali (famiglie e istituzioni della società civile) che possano svolgere attività di affiancamento agli enti del Terzo settore e alle famiglie destinatarie finali del supporto, anche con forme di "affido educativo a tempo definito"; anche in quest'ultimo caso può essere richiesto un importo massimo di 80 mila euro.
I destinatari del secondo avviso pubblico, che ammonta a 2,5 milioni di euro, sono singole persone e nuclei familiari in condizioni di particolare disagio socio-economico, di marginalità ed esclusione sociale, anche con particolare riferimento ai casi per i quali gli interventi già previsti da altre disposizioni risultino inidonei e/o insufficienti. I beneficiari finali dovranno essere indicati dai Servizi sociali del Comune di riferimento e, in ogni caso, l’indicatore della loro situazione economica (Isee) non deve essere superiore a seimila euro.
Infine, il terzo avviso, per un totale di 7,5 milioni di euro, è destinato alle misure d'intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare. Il contributo verrà assegnato ad ogni singolo ente e non potrà superare, comunque, la somma di un milione di euro. L’intervento prevede 1,5 milioni di euro in favore degli enti impegnati nell’erogazione diretta di pasti, nonché di generi alimentari, a favore di singole persone e nuclei familiari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione dei predetti generi, agli enti impegnati direttamente nell’erogazione, la cui attività è svolta in una provincia della Regione; 2 milioni di euro, in favore degli enti impegnati nell’erogazione diretta di pasti nonché di generi alimentari a favore di singole persone e nuclei familiari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione dei predetti generi, agli enti impegnati direttamente nell’erogazione la cui attività è svolta in due/tre province della Regione; infine 4 milioni di euro, in favore degli enti impegnati nell’erogazione diretta di pasti nonché di generi alimentari a favore di singole persone e nuclei familiari, ovvero nell’organizzazione e nella gestione di reti di raccolta e redistribuzione dei predetti generi, agli enti impegnati direttamente nell’erogazione la cui attività è svolta in quattro o più province della Regione.
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Consorzi di bonifica, da commissione Ars ok a ddl governo - La commissione Attività produttive dell'Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge di riforma dei consorzi di bonifica del governo Schifani. Il testo, predisposto dall'assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, andrà adesso in commissione Bilancio per poi approdare in Aula.
Il disegno di legge ha rivoluzionato il sistema, prevedendo la riduzione da tredici a quattro consorzi di grandi dimensioni. I nuovi organismi saranno individuati sul principio dell’omogeneità dei bacini idrografici, in una logica di miglioramento dei servizi agli agricoltori, ma soprattutto di ammodernamento dell’infrastrutturazione irrigua. La proposta legislativa interviene inoltre sulla governance, restituendo centralità al ruolo degli agricoltori dopo anni di assenza dalla gestione dei consorzi.
La riforma, attesa da anni, giunge a coronamento di un lavoro iniziato dal governo Schifani con il suo insediamento, per intervenire sulle condizioni strutturali necessarie a garantire in maniera regolare il servizio irriguo agli agricoltori siciliani, eliminando sprechi, disservizi, inefficienze che troppo spesso, nel passato, ne hanno condizionato l’attività.
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16 milioni per 177 corsi percorsi formativi - L'assessorato dell'Istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana ha pubblicato la graduatoria definitiva dei 177 percorsi formativi di Istruzione e formazione professionale (Iefp) di quarta annualità per l'anno scolastico 2023/2024 ammessi a finanziamento e proposti dagli enti accreditati in Sicilia. I percorsi, volti a rafforzare le competenze acquisite nel sistema regionale degli Iefp attraverso l'ampliamento dell'offerta, si rivolgono ai giovani che, completato il triennio e in possesso della qualifica di operatore, intendono proseguire gli studi all'interno dello stesso percorso per conseguire un diploma professionale di tecnico. L'assessorato regionale dell'Istruzione e della formazione professionale ha impegnato 15,9 milioni di euro a valere su fondi del bilancio regionale e su risorse nazionali del ministero del Lavoro e delle politiche sociali finalizzate proprio ai percorsi Iefp.
I corsi approvati e finanziati coinvolgeranno un numero di destinatari che oscilla da un minimo di 2.700 a un massimo di 4.500, tenendo conto di tutti gli allievi che hanno conseguito il titolo di qualifica triennale. Nel dettaglio, 135 percorsi sono attivati da enti di formazione accreditati per il conseguimento di un diploma tecnico coerente con la figura Iefp della qualifica triennale già conseguita dagli allievi; altri 42 sono realizzati dagli enti di formazione accreditati in progettazione integrata con gli istituti professionali statali. La strategia è finalizzata a permettere successivamente il rientro degli allievi al quinto anno dei relativi percorsi di istruzione secondaria di secondo grado.
A frequentare i corsi saranno allievi fino a 23 anni non compiuti entro il primo settembre 2023, tranne nel caso di percorsi avviati all'interno degli istituti penitenziari dove non c'è limite di età. Ogni corso potrà avere fra i 15 e i 27 allievi (al massimo due con disabilità per classe) e avrà una durata complessiva di 1.056 ore. L'ente di formazione dovrà riconoscere agli allievi un premio finale di 300 euro da erogare dopo il conseguimento del diploma professionale, come incentivo al raggiungimento del successo formativo.
L'elenco dei corsi è consultabile sul portale istituzionale della Regione Siciliana a questo link, dove sono pubblicati anche gli elenchi delle proposte progettuali idonee non ammesse e quelle non ricevibili o inammissibili.