«La Sicilia è l'unica regione che ha accettato la sfida, lanciata da Didacta, di confrontarsi sulla formazione, sull'aggiornamento e sulle metodologie dell'istruzione secondo una dinamica di modernizzazione». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo all'apertura di Didacta Italia - Edizione Siciliana che si svolge sino a sabato 14 ottobre negli spazi di Sicilia Fiera Exhibition Meeting a Misterbianco, nel Catanese. L'evento è organizzato da Firenze Fiera in collaborazione con la Regione Siciliana e la partnership scientifica di Indire.
«L'appuntamento con Didacta nella nostra Isola - ha aggiunto il governatore - è il prototipo della duplicazione dell'appuntamento nazionale a Firenze e il raddoppio delle presenze, quest'anno, indica il successo dell'iniziativa. Una partecipazione che ci spinge a chiederci se la scuola oggi sia in grado di educare e formare i futuri operatori del mondo del lavoro. È evidente che la crescita manageriale necessita di una formazione alla vita quotidiana oltre allo studio, ma la scuola odierna ha bisogno di qualcosa di più, cioè di aggiornare le metodologie didattiche anche in chiave scientifica, passando dall'intelligenza artificiale al digitale. Su questi aspetti mi confronto spesso con l'assessore all'Istruzione, Turano: la formazione regionale per i nostri giovani deve essere il veicolo per prepararli al mondo del lavoro e dobbiamo impegnarci sempre di più per far sì che quello che si insegna sia adeguato alla richiesta del mercato lavorativo. Stiamo lavorando per una riforma che vada in questa direzione».
«Investire nelle nuove generazioni - ha concluso Schifani - è un obbligo morale per le Istituzioni, abbiamo il dovere di formare, avviare e aiutare i nostri giovani. Una responsabilità che io e il mio governo sentiamo con forza. Per questo ci auguriamo di potere ripetere l'esperienza Didacta anche nel capoluogo regionale, a Trapani e in altre parti della Sicilia, in modo tale da testimoniare una Regione che coltiva l'innovazione nella formazione su tutti i territori».
Per gli assessore regionali Turano, Pagana e Falcone presenti sul palco di Didacta "il cambiamento dell'Isola passa per la scuola". Questo, invece, l'intervento dell'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano: "Didacta in Sicilia è il simbolo della scuola nuova che immaginiamo e che vogliamo, una scuola che cambierà la nostra Isola. Gesualdo Bufalino diceva che per vincere la mafia serviva un esercito di maestri elementari, oggi vogliamo affermare con forza che con un esercito di maestri, insegnanti, dirigenti scolastici ed alunni possiamo cambiare la Sicilia. Il cambiamento della nostra terra passa dalla scuola, una scuola che vogliamo innovare grazie a Didacta e sulla quale, come governo regionale, vogliamo investire sia in termini di risorse che di strategia".
«Avere Didacta qui in Sicilia - ha aggiunto dal palco l'assessore all'Economia, Marco Falcone - rappresenta per noi un motivo di orgoglio e un’opportunità non solo educativa, ma anche valoriale. Ecco perché la Regione ha sostenuto l’iniziativa e la sosterrà in futuro nell’interesse dei giovani e della crescita culturale e formativa della nostra terra. Il governo Schifani ha previsto per la manifestazione un impegno economico triennale, nel segno della grande sinergia pubblico-privata che anima Didacta, dando così una prospettiva solida al progetto».
«Questa manifestazione - ha sottolineato l'assessore al Territorio e all'ambiente, Elena Pagana - è un’occasione importante per tutta la Sicilia e l’adesione da ogni parte dell’Isola lo evidenzia. Un’opportunità per riflettere su tanti aspetti, l’intelligenza artificiale, il mondo verso cui andiamo e l’ambiente che, in questo contesto, diventa determinante anche nell’ambito della formazione. La nostra Isola è strategica per la sua di biodiversità, come terra al centro del bacino mediterraneo, ancora di più in questo periodo storico. Lo vogliamo testimoniare nello spazio che l’assessorato ha allestito qui in Fiera, affinché studenti e docenti possano conoscere il vasto patrimonio naturalistico che possediamo e che dobbiamo tutelare».