Avviato il cantiere artistico per la realizzazione del "Murale della Memoria" a cura dell’artista Gloria Genna, la parete interessata sarà una delle grandi pareti dell’edifico in cui hanno sede gli uffici amministrativi dei Servizi Sociali del Comune di Marsala, in via Omero, n.5 al quartiere di Sappusi.
Il progetto per la realizzazione del Murale della Memoria vede coinvolta l’Associazione Otium in partenariato con il Comune di Marsala, che proprio in questo periodo sta realizzando una serie di interveti di rigenerazione urbana con il progetto Luci del Mediterraneo edizione 2023 che prevede una sua azione più diffusa sull’intero quartiere di Sappusi e rivolta anche ad altri quartieri della città. L’opera muraria di Gloria Genna ha titolo Open e si estenderà su una parete 8x8 m per un totale di 64 mq
Commento descrittivo dell’opera da parte dell’artista Goria Genna - "Nella fase ideativa ho valutato in primis il target che fruirà giornalmente il dipinto murario: studenti e cittadini in visita agli uffici comunali. Da questa valutazione nasce la volontà di rendere l’opera più leggibile possibile, più comunicativa possibile. La tematica, che riguarda la memoria delle stragi di mafia e la legalità, mi ha spinta a riflettere sulle matrici che conducono le persone ad operare scelte sbagliate. Il punto cruciale quindi diventa la scelta, rappresentata da una mano che porge al pubblico la parola “SCEGLI”. Questa scelta deve essere resa possibile: la cultura, le lettura, la conoscenza, l’amore e il rispetto della vita sono le chiavi che consentono di “aprire” la mente e scegliere scientemente la strada della legalità, memore del sacrificio di tanti. Il sacco nero contiene i volti di coloro che hanno alimentato e nutrito il fare mafioso, relegato in un angolo, abbandonato come merita. Il ragazzo è accompagnato da un cane che è sinonimo di rispetto della vita e delle vite, di fedeltà e di apertura verso il diverso, è simbolo di un emergenza che ci rende protagonisti così come un’emergenza è l’abbandono dei rifiuti e la dispersione scolastica. La finestra dell’edificio esplode in un cono di luce gialla, tipica dei nostri luoghi, e diventa parte integrante dell’opera trasformandosi in un libro aperto che contiene una frase forte e significativa scritta dal grande Leonardo Sciascia e tratta dal romanzo breve “Il giorno della civetta”. Le decorazioni pseudo vegetali simboleggiano la vita e la gioia che nascono dalla conoscenza e circondano tutta l’opera".