Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/10/2023 06:00:00

La convention Mpa con Miccichè in prima fila. "Ma non aderisco al partito di Lombardo"

 L’MPA chiama a raccolta i suoi, è la volta di Palermo, dove il partito di Raffaele Lombardo non fa sconti a nessuno, indica la strada ai sindaci, riferendosi in modo particolare a Roberto Lagalla e al sindaco Francesco Italia di Siracusa.

I sindaci, dice Lombardo, devono avere la loro autonomia rispetto ai partiti, che significa capacità di scelta: “In molti tra i sindaci, non quelli allineati, che devono chiamare Roma pure per spostare una sedia, noi li invitiamo a stare con noi. Una federazione dei sindaci autonomi, quello di Palermo ad esempio è soffocato dai partiti, diamogli una mano”.


La federazione MPA-Lega è pronta ad affrontare le competizioni elettorali che ci saranno, in modo particolare le europee, al tavolo della presidenza Annalisa Tardino, attuale eurodeputata della Lega.

Molti consiglieri comunali presenti, si parte da una riorganizzazione del partito, l’appello poi di Lombardo: “Si impegnino con noi tante donne, è fondamentale la loro presenza e la loro efficienza”.

Anche l’MPA va verso i congressi: “L’unico che non rischia l’elezione sono io, perché sono il fondatore e questo titolo non me lo toglie nessuno”, c’è aria di campagna elettorale e la Tardino dopo i saluti iniziali è volata in Sardegna proprio per questo motivo.


Alla kermesse, dove era presente tutta la dirigenza regionale del partito, anche Gianfranco Micciché, che resta un forzista ma che è lontano dagli azzurri siciliani, c’è soddisfazione in Lombardo per avere visto in sala l’ex presidente dell’ARS, che ha non ha mancato di commentare:

“Bisognerebbe chiedere ai partiti nazionali cosa pensano di quello che sta accadendo in Sicilia, dove anziché parlare di sviluppo e progetti si parla di un assessore che si scopre ora di essere figlia di un mafioso e colpevole di non averlo detto un anno fa e di parenti piazzati in alcune Fondazioni. In questa fase alla Regione non vedo un progetto, non c’è un programma. Raffaele Lombardo oggi ha avuto il coraggio di dire molte cose che non vanno”.


Miccichè lo dice chiaro, non aderirà all’MPA: “Non andrei mai in un movimento per l’autonomia ma Lombardo ha detto molte cose coraggiose. Oggi i partiti nazionali sono imbarazzanti, Lombardo mi ha dato uno stimolo per costruire un altro movimento che possa in qualche modo affiancarlo ed evitare questo stallo”.
Lombardo ha parlato di Sanità: “Si faccia come meglio si possa fare, si individuino dei criteri ma si esca da questa impasse. Leggevo oggi su un giornale che ora i 49 nomi vengono sfrondati e si arriva a 38, sapevamo che erano 95, poi abbiamo letto che erano 49, poi sono usciti gli eccellenti 11, ora si arrivano a 38. Ma così si finisce a confusione, c’era un bando e c’era scritto che si sarebbe fatto una sola rosa dei nomi senza graduatorie. Il mandato di un dirigente generale va dai 3 ai 5 anni, qui stiamo andando verso i 6 anni, e gli ultimi due anni in una condizione di precarietà, di incertezza e di proroga che sta portando al fallimento della Sanità siciliana”.


L’esortazione poi ai deputati regionali per la tutela della Sanità pubblica: “Battetevi, caro Roberto Di Mauro e caro Gianfranco Miccichè, perché nella sanità si privilegi il pubblico, perché io temo che, consapevolmente o inconsapevolmente, si sta scivolando verso la sanità privata”. L’elogio poi a Massimo Russo, ex assessore alla Sanità siciliana, per avere fatto bene.
Dipende il Difende il Cefpas, l’ente di formazione sanitaria, che ad oggi è guidato da un uomo indicato dall’Mpa, Roberto Sanfilippo: “Vogliono distruggerlo, perchè?Perché non s’inchina? Perché non esprime servilismo?”.