Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
25/11/2023 06:00:00

Selinunte, sul porto intasato i pescatori si dividono nei confronti dell’onorevole Catania

 A Marinella di Selinunte i lavori di bonifica dalla posidonia, previsti dalla Regione Siciliana, non sono ancora iniziati. Dovevano essere fatti già nel mese di maggio, si legge in una lettera della marineria pubblicata da Castelvetranonews, in cui  è scritto che l’onorevole Nicola Catania non avrebbe adempiuto ai propri doveri e impegni presi con i pescatori.

Il loro portavoce, Giacomo Russo, ha parlato di promesse non mantenute anche da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò. I due politici, secondo Russo, avrebbero disatteso anche la promessa di inizio lavori entro il mese di novembre, ponendo la marineria in uno stato di abbandono.

                                                                     

L’onorevole Catania non ha perso tempo a replicare, sottolineando che chi li accusa “sconosce i tempi amministrativi e tecnici per affidare i lavori, forse convinto com’è che in una mattinata si risolve tutto”. E tornando a ricordare che i lavori non sono ancora iniziati perché “di comune accordo con la marineria” si è scelto di “sospenderli per la stagione estiva e di iniziarli in autunno”, si è chiesto se questo pescatore (riferendosi a Russo) “si erge arbitrariamente a portavoce di tutti senza averne titolo, magari su suggerimento di qualcuno”.

 

A dare manforte all’onorevole è sputata una neonata associazione, Borgo Selinunte, composta da alcuni (ancora non sappiamo quanti) pescatori, che si sono affrettati a prendere le distanze da Giacomo Russo, non riconosciuto come loro rappresentante, soprattutto per le accuse di inerzia mosse all’onorevole Catania e all’assessore Aricò. E’ quanto comunicato da Gaetana Matteucci, presidente di quest’associazione nata per la tutela dell’identità storico-culturale di Marinella.

 

Una marineria che sembra divisa, nell’attesa dell’ennesima bonifica da 200 mila euro. Senza appalto, perché in regime cosiddetto di “somma urgenza”, proprio come quasi tutte le altre bonifiche che si sono succedute in passato. Intanto la spiaggia di fianco al porticciolo è invasa da tonnellate di posidonia che, alla prima mareggiata di scirocco, andranno a finire dentro il porto.

Difficile dire quando succederà. E soprattutto, quante volte nel corso dell’inverno.

Ormai da decenni, si va avanti di bonifica in bonifica, 80 mila, 100 mila, 130 mila… Ma anche di “somma urgenza” in “somma urgenza”. Soldi inutili, se non si interviene alla radice con un’opera che impedisca l’ingresso della posidonia.

Su questo versante però non si muove nulla di concreto. Nemmeno la Corte dei Conti. Oggi, come dieci o venti anni fa, il porto di Marinella di Selinunte rimane quello che un tempo era per il comune di Castelvetrano e oggi è per la Regione Siciliana: una gallina dalle uova d’oro.

 

Egidio Morici