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01/12/2023 06:00:00

Erice. Lo scontro sulla funivia. L'opposizione va in procura... 

Non si placa lo scontro ad Erice che vede al centro le questioni riguardanti la Funivia. Uno scontro sempre più acceso tra la sindaca Daniela Toscano e i consiglieri d’opposizione.

Il caso della FuniErice, adesso, è finito nuovamente in procura con un nuovo esposto presentato dall’opposizione paventando delle omissioni d’atti d’ufficio.

A presentare l’esposto i consiglieri Simona Mannina, Vincenzo Maltese, Alberto Pollari, Piero Spina, Michele Cavarretta e Vincenzo Favara. Tutto nasce da una richiesta di accesso agli atti al Comune di Erice, al Libero Consorzio Comunale di Trapani e alla società Funierice Service srl (società partecipata dal Comune di Erice e dal Libero Consorzio Comunale di Trapani).

In sostanza i consiglieri hanno chiesto, attraverso un accesso agli atti, di avere dei documenti dalla società senza mai avere risposta ufficiale ma “solo una comunicazione informale in cui ci dicevano che non potevamo visionare i documenti chiesti” dice la consigliera Simona Mannina.
“Vogliamo verificare se i dubbi o le domande che abbiamo posto sono fondate o no” aggiunge.
E i dubbi sulla gestione, sui conti, e su alcune procedure sono diversi per i consiglieri di opposizione che hanno tentato di avere risposte anche in un consiglio comunale dove, però, non c’era l’amministratore della FuniErice. Mannina parla di “sconfitta della politica”. Nell’esposto si legge che “la richiesta di accesso non veniva riscontrata dagli uffici del Comune di Erice, mentre veniva addirittura negata dall’Amministratore Unico della Funierice, Dott. Spagnuolo Gandolfo; sul punto, occorre precisare che gli scriventi, formalmente, non hanno mai ricevuto alcuna comunicazione di diniego da parte della società. A tal fine, occorre puntualizzare, come ciascun consigliere all’atto dell’insediamento riceve dal Comune ovvero fornisce, laddove, già in possesso, un indirizzo di posta elettronica certificata, necessaria per le comunicazioni istituzionali; Copia della nota inoltrata dalla Funierice al Comune di Erice veniva fornita brevi manu ed informalmente al Consigliere Piero Spina dal Presidente del Consiglio Comunale, Dott. Luigi Nacci nel corso della seduta della Conferenza Capigruppo del 23 ottobre 2023. Ma tale nota non è mai stata trasmessa ai consiglieri comunali richiedenti.

Di contro, il Libero Consorzio Comunale di Trapani, invece, inviava alla Funierice una nota, trasmessa per conoscenza alla pec del consigliere Piero Spina, con la quale invitava la Funierice service s.r.l. a fornire i documenti”.
Quali cose poco chiare ci sono, per i consiglieri? “ Sono tanti i nostri dubbi, 17 punti abbiamo sollevato in totale”.

 

 

 

I consiglieri vogliono vederci chiaro ad esempio sulla nomina dell’amministratore, sulla quale si è concentrato lo scontro politico nei mesi scorsi. “Come mai prima si dimette e poi scopriamo che è stata la sindaca a farlo dimettere, con la nomina viene rifatta con il triplo del conpenso. E’ legittimo tutto ciò?” si chiedono i consiglieri.

 

 

Ci sono una serie di incarichi diretti, dubbi sul bilancio, sui fondi per la manutenzione generale. “Il collegio sindacale dice che i fondi non ci sono ma entro il 2025 dobbiamo avere l’attestato di autorizzazione dal ministero. Poi ci sono le graduatorie per i lavoratori stagionali che non sono stati chiamati. Ci sono ex dipendenti che hanno fatto ricorso, per importi elevati. Non vogliamo ritrovarci con perdite importanti” aggiunge Simona Mannina.
Per i consiglieri comunali la mancata consegna della documentazione richiesta sarebbe una violazione al Testo unico degli enti locali e impedisce ai consiglieri “ ogni controllo – diritto riconosciuto espressamente dalla legge - sulla società partecipata finalizzato a comprendere se l’attività gestionale posta in essere avviene nel rispetto della legge”.
La FuniErice è stata al centro di mille polemiche, scontri, e inchieste giudiziarie.
Nei mesi scorsi, infatti, le rivelazioni dell’ex amministratore Germano Fauci hanno portato ad un’indagine della Procura che si è conclusa con la richiesta di archiviazione. Un clima, insomma, sempre più teso.