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14/01/2024 15:00:00

I costi della politica

I costi della politica. È un argomento su cui da sempre si è dibattuto e nell'ultimo decennio, con l'avvento del M5S nel panorama politico italiano,con termini prettamente demagocici.

Rientra nella fattispecie il finanziamento pubblico ai partiti, che dopo tangentopoli e la sua abolizione attraverso un referendum promosso dai radicali nel 1993,tornò alla fine anno dello stesso anno, sotto forma di rimborso elettorale stabilì che i partiti con una rappresentanza in Parlamento ricevessero contributi per finanziare le loro attività istituzionali.

Il governo Letta-2013-, soppresse il risarcimento,mantenendo l'erogazione liberale dei privati fino a 100mila euro e introducendo il 2×mille. Altro balzello non gradito alla stragrande maggioranza è l'indennità parlamentare contemplata dall'articolo 69 della Costituzione, a garanzia del libero svolgimento del mandato elettivo. Ad oggi corrisponde a 10.435 euro, sul quale sono effettuate le dovute ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali e sono netti quasi 6mila euro al mese.Alla quale vanno aggiunti: spese di soggiorno a Roma, la misura mensile della diaria è di 3.503,11 euro. Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato a 3.690 euro.Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto utilizzato per i collegamenti con Roma è pari nel massimo a 3.995,10 euro a trimestre.I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale e rimborso forfetario per spese telefoniche di 1.200 euro annui.

Dal 1° gennaio 2012, ha diritto ad un trattamento pensionistico basato sul sistema di calcolo contributivo, sostanzialmente analogo a quello vigente per i pubblici dipendenti. Per evitare il qualunquismo, quelli narrati sono i prezzi della democrazia accettabili. Sono invece privilegi e si fa un esempio: il trattamento di quiescenza percepito con solo 5 anni di servizio parlamentare a 65 anni, 60 con il doppio del tempo, chiedere al sindaco lilibetano e nel suo caso sono due; quello nazionale e regionale. Probabilmente è stato questa la ragione, rivendicata da Coppola quando ci fu l'aumento a 12mila euro mensili dei deputati all'ARS d'appena 11 mesi fa, con la quale i consiglieri comunali di Marsala si sono aumentati il gettone di presenza di 80 euro lordi, per un massimo di 23,2875 presenze giornaliere e vengono conteggiate anche le commissioni consiliari, che durano mediamente non più di un'ora, si parla per esperienza personale avendo presenziate spesso alle stesse. Quindi 23,2875 x 80 sono 1863 euro al mese, il massimo consentito dalla legge. Spulciando il calendario delle commissioni per il mese di gennaio 2024, su 23 consiglieri comunali, il presidente del consiglio non nè fa parte e percepisce un'identità come quella di un assessore di 3.726 euro lordi mensili, quelli convocati sotto le 15 volte sono tre: Passalacqua-11-, Vinci-12-, Di Pietra-13-, ovviamente se si presenzia.Senza demagogia e qualunquismo, i costi della politica sono necessari, ma siano efficaci, e ciò dipende dalla qualità dei rappresentanti che si sceglie.

Vittorio Alfieri