Giornalismo e censura. Ovviamente, formalmente l'attività di cronaca è tutelata, in Italia, dalla costituzione che all'articolo 21 al comma due recita: "La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure". Al tre: "Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria, nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili". Ma esiste la stigmatizzazione esercitata con le pretuestose cause intentate di diffamazione, con lo scopo di silenziare l'informazione, che per realtà più piccole, sprovviste di uno staff legale, sono un bavaglio.
Come la norma approvata a Montecitorio e definita con il medesimo sostantivo, che ha stabilito il "divieto di pubblicazione dell'ordinanza di custodia cautelare", "integrale o per estratto" del testo dell'ordinanza. Nella pratica il dispositivo con il quale i giudici formalizzano, su richiesta dei pm, una misura cautelare e che contiene diverse informazioni sulla vicenda giudiziaria sarà pubblicabile solo dopo l’inizio del processo. Per diventare legge attende l'approvazione del Senato.
Durante l'epoca berlusconiana si ricorda il famigerato 'editto bulgaro' che allontanò dalla TV pubblica Enzo Biagi, Michele Santoro e finanche il comico Daniele Luttazzi. Durante il governo gialloverde, Di Battista stilò una lista dei reporter buoni ed erano: Franco Bechis, Massimo Fini, Fulvio Grimaldi, Alberto Negri, Luisella Costamagna, Marco Travaglio e Pietrangelo Buttafuoco, gli altri tutti proscritti.
Ai tempi di Renzi segretario del PD furono 'epurati' dalla rai Milena Gabanelli, Massimo Giletti, Giovanni Floris e Nicola Porro. In questi giorni il gruppo di Fratelli d'Italia nella Commissione Vigilanza Rai ha presentato un'interrogazione all'AD e alla presidente dell'azienda per servizi non graditi di Report. A tutto il partito è vietata la partecipazione a Piazza Pulita - La7 - e qualsiasi risposta alla sua redazione. Senza dimenticare il tentativo di 'censura' effettuato con le minacce dalla criminalità organizzata.
Vittorio Alfieri