Questo sera alle 18,00 al Teatro Sollima di Marsala, verrà presentata la “Marisa Leo Onlus” un'associazione che ha come obiettivo la difesa delle donne vittime di violenza. La onlus si occuperà di istituire, borse di studio annuali destinate alla figlia di Marisa, la 39enne di Salemi uccisa lo scorso 6 settembre dal padre della sua bambina, e ai figli delle donne vittime di violenza che non hanno possibilità economiche.
Una iniziativa che, nel ricordo e nel nome di Marisa Leo continuerà quello che era il suo impegno civile contro la violenza sulle donne. Nel corso della serata ci saranno le parole e testimonianze, dagli attori Giuliano Ruta, Federica Gumina e dalla consulente strategica Samantha Di Laura, vicepresidente della Onlus. Conduce la serata, Veronica Laguardia, comunicatrice del vino e titolare dell’agenzia Cru Vision.“Il sorriso che fa rumore” è quello di Marisa Leo, che continua a vivere con l’associazione “Marisa Leo Onlus”.
Nel giorno della presentaizione della "Marisa Leo Onlus" bisogna ricordare che del murale realizzato dall'artista marsalese Fabio Ingrassia, poco ore dopo l'omicidio di Marisa e installato sotto l'Arco di Porta Garibaldi e successivamente fatto smantellare dal sindaco Massimo Grillo, non si sa più nulla.
Dopo le bugie e la brutta figura sull'averlo fatto togliere senza conservare l'opera e senza darle subito una nuova collocazione, era stato promesso che sarebbe stato fatto al più presto, doveva essere installato all'interno del Museo del Vino a Palazzo Fici, ma l'apertura del Museo continua ad essere rinviata (doveva inaugurarsi prima a ottobre, poi a dicembre scorso).
In tutto questo non si è tenuto conto del fatto che quell'opera smantellata in pochi secondi, senza un briciolo di sensibilità, era ormai un simbolo importante, per i marsalesi e non solo, della memoria di Marisa Leo, ma anche per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Su quando, come e dove verrà ricollocato il murale di Marisa Leo non si sa assolutamente nulla. A questo punto è lecito chiedersi se c'è la volontà di ricollocarlo.