Si è tenuta al Centro Kim di Salemi, martedì pomeriggio, una riunione organizzata dagli agricoltori. Insieme a loro Domenico Venuti, sindaco di Salemi, Carlo Ferreri sindaco di Santa Ninfa, Salvatore Sutera di Gibellina, Giuseppe Riserbato sindaco di Vita. Molte le associazioni di categoria presenti, rappresentanti anche del mondo della scuola.
E’ in agitazione il settore più importante della provincia di Trapani e dell’intero Paese, la crisi economica e i mancati sostegni hanno messo in ginocchio il comparto intero. Insieme alle proteste ci sono anche le proposte e soprattutto c’è un grido di allarme lanciato dalle Istituzioni locali, che sono le prime a fronteggiare questa grave e perdurante crisi.
Le aziende sono a rischio chiusura, hanno già dovuto affrontare la pandemia, la speculazione alimentare che è derivata dalla guerra in Ucraina, la fortissima inflazione e i cambiateti climatici, per non parlare dell’aumento dei prezzi dei beni che vengono usati in agricoltura. Sulle tavole siciliane arrivano prodotti ad un costo elevato ma la remunerazione per gli agricoltori è bassa, Ismea stima che per ogni euro speso dai consumatori solo 15 centesimi vadano agli agricoltori. In forte calo ci sono le produzioni di vino, ortofrutta, olio d’oliva e cereali. Filiere intere a forte rischio.
Soddisfatto della sinergia il sindaco Venuti: “Una serata durante la quale è arrivato un bel segnale di compattezza: massimo sostegno alle ragioni degli agricoltori. Questa non è una battaglia che interessa soltanto gli imprenditori che attraversano un momento difficile: la mobilitazione deve interessare tutti, istituzioni a vari livelli e semplici cittadini. Al Centro Kim c'erano tanti sindaci del territorio, le istituzioni scolastiche e il vicario del vescovo di Mazara del Vallo, segno che tutta la comunità ha capito l'importanza di restare uniti al fianco degli agricoltori. Servono sostegni immediati ma bisogna anche comprendere l'importanza di un cambio di rotta radicale sulle politiche agricole. Bisogna incoraggiare i tanti giovani che sono rimasti nel nostro territorio scommettendo su questa terra. Il cambiamento inizia anche dalle piccole cose, come una corretta educazione alimentare che punti soprattutto sui prodotti a chilometro zero. Lo ripeto: la battaglia è di tutti e va combattuta insieme”.
Nel frattempo il governo regionale ha proceduto alla declaratoria di calamità eccezionale per siccità severa con la possibilità di attivare l’intervento straordinario della Protezione civile per la salvaguardia del patrimonio zootecnico in modo da far fronte alla mancanza di foraggio e acqua.
Il quadro è venuto fuori dalla prima riunione operativa dell’unità di crisi, istituita dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. La task force è presieduta dall’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, insieme alle rappresentanze di Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Legacoop, e con i movimenti che nelle ultime settimane, con la marcia dei trattori, hanno chiesto attenzione alla politica europea, nazionale e regionale.
Dell'unità di crisi fanno parte anche i dirigenti generali dei dipartimenti interessati, ovvero Dario Cartabellotta (Agricoltura), Fulvio Bellomo (Sviluppo rurale), Salvatore Requirez (Dasoe), Calogero Burgio (Acqua e rifiuti), Salvo Cocina (Protezione civile) e il segretario generale dell'Autorità di bacino, Leonardo Santoro.