Tornano a Salemi, in piazza Libertà, sabato 16 e domenica 17 marzo le Uova di Pasqua dell'Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie).
Dentro un Uovo di Pasqua AIL c’è molto di più di una semplice sorpresa, acquistandone uno, non si regala solo della buona cioccolata ma anche e soprattutto un sogno.
L’importante appuntamento nazionale, che si rinnova ormai da quasi un trentennio, lo da’ due volte all’anno anche il gruppo di volontari AIL di Salemi, tra cui si distinguono Fina Di Dio, Rosalba Calia, Teresa Giglio, Giuseppe Ardagna, Antonella Tantaro e Pietro Caradonna.
Perché e’ tanto importante non mancare? Perché con un modesto contributo si può dare una mano per sostenere ben 100 studi scientifici in tutta Italia, per finanziare borse studio per giovani ricercatori e supportare dei Centri Ematologici.
Dietro l’offerta di un Uovo, ci sono i sogni e le aspettative di migliaia di pazienti affetti da leucemia, mielomi e linfomi.
L’iniziativa “Uova di Pasqua Ail” ha permesso in tanti anni di mettere in campo progetti di ricerca e assistenza e ha contribuito a far conoscere i progressi nel trattamento dei tumori del sangue.
Non tutte le uova di Pasqua sono le stesse: scegliere quelle Ail ha un significato ben preciso.
Permettere di continuare a far crescere la Ricerca e contribuire a sostenere la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma e accendere la speranza a tanti pazienti.
Se oggi il 70% dei malati affetti da un tumore del sangue guarisce o cronicizza la malattia, lo si deve a questo tipo di iniziative che l’AIL e i suoi volontari concretizzano sul territorio.
Nel solco della sua pluriennale tradizione, sono assistiti nei centri di terapia ematologici e nelle strutture gestite dall’associazione pazienti che provengono anche dai territori attualmente in conflitto, come la Siria o l’Ucraina.
L’AIL inoltre organizza un servizio di cure domiciliari per adulti e bambini, al fine di evitare il ricovero in ospedale a tutti i pazienti che possono essere curati nella propria abitazione. Sostiene servizi socio-assistenziali; finanzia attività di supporto psicologico, di trasporto, consegna farmaci, realizza le Case alloggio Ail vicine ai Centri di ematologia, per accogliere gratuitamente i pazienti non residenti e i loro familiari che devono affrontare lunghi periodi di cura.
Oggi 7 pazienti su 10 affetti da tumore del sangue guariscono grazie al contributo di ognuno di noi.
Dopo trenta anni di attività e’ stato possibile colorare di speranza le aspettative di tanti pazienti con l’acquisto simbolico delle Uova di Pasqua AIL .
Con un contributo minimo di 13 euro e’ possibile continuare a farlo.
Noi lo faremo.
Franco Ciro Lo Re
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