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20/03/2024 06:00:00

Mazara. Vita Ippolito: "Io sindaca per servire i più deboli. Delusa da Cristaldi e Quinci"

Vita Ippolito, candidata sindaca a Mazara del Vallo, la sua non è una candidatura di servizio ma sono i partiti a servizio della sua candidatura?

Io sono una donna che ha sempre avuto un pensiero forte, sono una persona individuata anche per questa caratteristica, non si può amministrare una città complessa come Mazara senza essere determinati, peraltro con una colazione che mi sostiene, che è eterogenea, dove ci sono donne e uomini che hanno un percorso personale e professionale importante. Che hanno un profilo preciso: quello di avere un consenso, non becero do ut des, ma persone che si sono sempre poste al servizio della città. Che hanno una intelligenza emotiva e politica, siamo molto presenti sul territorio e le persone con cui mi presento sono persone valide, che si sono sempre spese per l’elettorato. La politica come servizio.

Parliamo dal comparto della pesca, che è molto importante perché racconta non solo di indotto economico ma anche di tradizioni, passione, cultura. Che cosa prevede il suo programma per la marineria?

Il mio battesimo politico è avvenuto stringendo la mano dei pescatori, che sono quelle mani rugose che hanno attraversato i mari.
Abbiamo i comandanti migliori del mondo, che hanno domato le acque del Mediterraneo, che hanno anche salvato le vite umane. Ho voluto iniziare con i pescatori e a loro ho detto che possiamo incidere sul piano amministrativo, ma la sfida che dobbiamo raccogliere è quella europea: dobbiamo porci in un’ottica di contrasto alle politiche contenitive della pesca che sta attuando l’Europa. Dobbiamo batterci affinché ci sia l’eliminazione o riduzione delle GSA, dobbiamo incalzare l’Europa affinché ai nostri armatori sia data la possibilità di fare demolizione con ricostruzione. Un’altra sfida da raccogliere è quella dell’offshore, già sperimenta in America e nei mari del Nord. Se è vero che ci sono degli effetti pregiudizievoli per i pescatori allora noi dobbiamo ottener effetti compensativi ma pure un ruolo attivo. Se i nostri pescherecci sono costretti a stare fermi, in certi periodi dell’anno, in quello stesso periodo possono collaborare con le multinazionali delle offshore ottenendo una retribuzione per pulire i fondali.

L’opinione pubblica mazarese è abbastanza divisa in questo momento sulle tre candidature. Lei a quale elettorato si rivolge?

Io mi rivolgo agli indecisi, a quelli che non sarebbero andati a votare come non sarei andata io. Sono sempre stata una elettrice di Cristaldi ma sono pure delusa dal suo secondo mandato, dieci anni fa non ebbe quella passione per la città e non ha inciso. Io penso che per fare politica bisogna crederci, credo di rappresentare la speranza per molte persone che si possono riconoscere in me: una persona che fa politica solo per servizio non perché ho bisogno di quella poltrona. Lo sto facendo perché ho il dovere di dire di sì.

Poniamo fine a quella querelle sul Liceo che non deve stare in periferia? C’ è stata abbastanza strumentalizzazione, non crede?

Se c’è una cosa che mi contraddistingue, e sulla quale è stato pure scritto un libro, è la mia capacità di lottare contro ogni forma di discriminazione. La vera motivazione che mi spinge a fare politica è quella di servire i più deboli. Ho tentato di far comprendere che il Liceo Classico a Mazara è l’unica scuola che non ha una sede, la sede offerta è stata ritenuta inadeguata dagli stessi docenti, per ragioni oggettive. Questa amministrazione non si è mai curata di Mazara2, a differenza di quello che avevo fatto io da assessora con il sindaco Vella, ritenendo prioritario tutto il quartiere di Mazara2. Per le condotte omissive di questa amministrazione quella scuola non era adeguata, non può passare che io però abbia discriminato, è del tutto privo di fondamento. Sta di fatto che dopo 5 anni questa amministrazione non ha dato risposte nè al Liceo Classico e non è riuscita a riaprire la scuola di Mazara2.

Dove fallisce l’Amministrazione Quinci?

L’Amministrazione ha fatto delle cose positive, il sindaco è una persona intelligente e capace, ha fatto quel che può. Il suo problema è che, lo dice lui, che è un burocrate e non ha una visone politica. Il politico ha degli ideali forti e dei valori che lo orientano. Sotto questa Amministrazione l’ospedale è stato smantellato, il reparto di chirurgia oncologiche non è quello previsto, manca la risonanza, la rianimazione. Il reparto di Medicina è stato retto in estate da uno massimo due medici, che hanno fatto un lavoro da eroi insieme agli infermieri. Quando c’era da stare in Conferenza di Servizi a battersi per il nostro ospedale l’Amministrazione è stata latitante. Così come è stata latitante per un’altra questione dell’acqua potabile, problema non risolto. Non è stata nemmeno seguita la linea del comitato cittadino, che avevano indicato la strada del dissalatore, preferendo quella del denitrificatore. Ma c’è un altro problema, che è ancora una omissione più grave: mentre la questione dell’acqua non potatole aveva solo interessato il Transmazzaro purtroppo il problema oggi riguarda pure la zona est della città. I cittadini stanno bevendo dell’acqua non potabile e non sono stati adeguatamente informati, questa mi pare una grave omissione.

Contenitori culturali, come si può incidere a Mazara? Cosa prevede il suo programma?

Ce ne saranno tanti punti del programma dedicati alla Cultura, intanto un Festival internazionale della danza denominato “Il Festival del Satiro danzante”, perché ci sono due destini incrociati: quando è stato rinvenuto il Satiro danzante, che fa parte di una triade dionisiaca dove c’è una danza vorticosa. La vita del Satiro si incrocia con quella di San Vito, patrono della città e patrono dei danzatori. Abbiamo pensato di realizzare un progetto che unisca San Vito al Satiro danzante, la festa inizierà proprio il 15 giugno e coinvolgerà tutte le scuole di danza e le realtà locali, con la presenza di star internazionali. Quando, con l’amministrazione Vella, abbiamo inaugurato la sala del Satiro danzante, decidemmo di fare venire Roberto Bolle. Questo non è un caso.

Quante liste ci sono pronte?


Cinque sono pronte, stiamo lavorando alla sesta. Non so se riusciremo a finirla ma cinque sono già allestite.