Duello a distanza in Sicilia tra Elly Schlein e Matteo Salvini sul ponte sullo Stretto. Preceduto in realtà da un incontro ravvicinato tra la segretaria del Pd e il leader della Lega, che per raggiungere l’isola hanno preso lo stesso aereo. «Il ministro Salvini sta portando avanti questo progetto del ponte noncurante del fatto che si tratta di un progetto anacronistico, dannoso, sbagliato. Il Pd vuol fermarlo», ha detto Schlein a Messina ricordando che «il comitato scientifico ha chiarito che le prove del vento non sono state fatte e che non è stata fatta la adeguata zonizzazione per quanto riguarda i rischi sismici».
L’ad del gruppo Webuild Pietro Salini si dice «pronto a parlare con Schlein per spiegarle le ragioni tecniche dell’esistenza del ponte». Mentre Salvini si lancia: «Tra qualche anno gli italiani toccheranno con mano che stiamo facendo quello che i nostri genitori fecero per l’Italia nel secondo dopoguerra».
Ma per Schlein la fretta di Salvini rispetto al progetto del Ponte si può facilmente spiegare con l’imminenza delle europee, ad alto rischio per il leader leghista. In suo soccorso – almeno per sostenere le ragioni del Ponte – arrivano il presidente della Sicilia, Renato Schifani, e quello della Calabria, Roberto Occhiuto, entrambi di Fi, partito che sul fronte europee punta al sorpasso della Lega.