L'11 aprile il traghetto per le isole Caronte & Tourist Isole Minor è arrivato al deposito costiero del Ronciglio a Trapani, per effettuare il primo rifornimento di Gas naturale liquido.
Il Gnl è un carburante in grado di assicurare significativi tagli alle emissioni climalteranti e nocive.
Si conta una riduzione del 45% di anidride carbonica, del 60% di ossidi di azoto e del 99% di ossidi di zolfo, oltre a un abbattimento del 99% del particolato
Per questo il gas è la fonte di energia più pulita, anche se non esente da emissioni.
Gli armatori hanno investito in sostenibilità, con navi che possono andare sia a gasolio che a gas.
Solo che in Sicilia mancano i punti di rifornimento e quindi tutte le navi vanno a gasolio.
Falliti i tentativi di aprirli a Messina, nel porto di Trapani, nel versante del Ronciglio si è organizzato un bunkeraggio.
Ovvero rifornimento su gommato. Ed ecco come Trapani si candida ad essere uno dei primi porti ecosostenibili in Italia.
“La Elio è entrata in servizio nello Stretto nel 2018, la Nerea pochi mesi fa, la Pietro Mondello entrerà in servizio entro il 2024 e una quarta unità si aggiungerà prossimamente. Sono tutte navi a doppia propulsione, gasolio più GNL, o addirittura dotate come nel caso delle ultimissime arrivate di un pacco batterie che può assicurare la propulsione elettrica in entrata o in uscita dai porti e consentire di tenere i motori termici spenti durante le soste in banchina. Noi insomma siamo andati avanti e continuiamo a farlo lungo quella strada chiamata trasporto ecosostenibile che abbiamo imboccato già anni fa, tra le prime compagnie di navigazione nel Mediterraneo. Non con i risultati che ci saremmo aspettati, bisogna dire, se è vero che anni di battaglie per avere un deposito di GNL a servizio delle navi ma anche dei TIR che operano nell’Area dello Stretto non hanno portato a nulla. E noi - essendo economicamente insostenibile far giungere il gas dal nord Italia - siamo stati fin qui costretti a far viaggiare la nostra Elio a gasolio”.
Tuttavia lacune procedurali, costi di trasporto e assenza di infrastrutture hanno reso difficoltoso o addirittura impossibile l’approvvigionamento non solo per le navi ma anche per le sempre più numerose flotte di TIR convertitesi al GNL.
Adesso un primo segnale di svolta, reso possibile dalla flessione del prezzo del GNL.