16,30 - Da oggi non sono più commissari. La Giunta regionale ha ratificato la nomina dei manager della sanità siciliana.
Via libera del governo al conferimento degli incarichi di direttore generale delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale. Approvato pure il nuovo schema di contratto dei manager che prevede, per volere del presidente della Regione Renato Schifani, obiettivi specifici e concreti specialmente sulla riduzione delle liste d’attesa, con un monitoraggio trimestrale e una verifica annuale del raggiungimento degli stessi, a pena di decadenza automatica dei direttori generali anche dopo il primo anno dall’insediamento.
«Dare una nuova stabilità alla sanità pubblica regionale e abbattere le liste di attesa - dice Schifani - sono due dei principali impegni assunti dal mio governo sin dal suo insediamento e stiamo lavorando concretamente in questa direzione. Introdurre, tra gli obiettivi dei nuovi manager, il pieno rispetto del Piano regionale approvato dalla giunta nel luglio dell’anno scorso, pena la revoca dell’incarico, servirà a garantire ai pazienti tempestività di accesso alle cure. Trovo sacrosanto che i dirigenti che hanno responsabilità vengano sottoposti alle necessarie verifiche dei loro obiettivi. È nostra intenzione dare ai cittadini risposte qualificate e rapide ai loro bisogni di salute».
La giunta, su proposta dell'assessore alla Salute Giovanna Volo, ha confermato nei ruoli i già commissari straordinari, ad eccezione di quello dell'Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio. La continuità gestionale sarà assicurata dal direttore sanitario dell'Azienda provinciale etnea, così come previsto dalla legge. Successivamente, si procederà alla nomina dell’organo ordinario dell'Asp di Catania.
Questi i nomi e le destinazioni dei nuovi direttori generali designati nelle aziende sanitarie provinciali: Daniela Faraoni all'Asp di Palermo, Giuseppe Cuccì all'Asp di Messina, Giuseppe Capodieci all'Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra all'Asp di Caltanissetta, Mario Carmelo Zappia all'Asp di Enna, Giuseppe Drago all'Asp di Ragusa, Alessandro Caltagirone all'Asp di Siracusa, Ferdinando Croce all'Asp di Trapani.
Questi, invece, i manager delle aziende ospedaliere: a Palermo, Walter Messina all'Arnas "Civico" e Roberto Colletti agli Ospedali riuniti "Villa Sofia-Cervello"; a Catania, Giuseppe Giammanco all'Arnas "Garibaldi" e Salvatore Emanuele Giuffrida al "Cannizzaro"; a Messina, Catena Di Blasi al "Papardo". Nei policlinici: Maria Grazia Furnari a Palermo e Giorgio Giulio Santonocito a Messina. In precedenza, erano già stati nominati Gaetano Sirna al Policlinico di Catania e Maurizio Letterio Lanza all'Irccs "Bonino Pulejo" di Messina.
Entro 15 giorni dalla firma dei contratti, i nuovi manager dovranno procedere alla nomina dei direttori sanitari e amministrativi, già selezionati dalla Regione.
In merito al nuovo schema di contratto, è previsto che, entro trenta giorni dall'insediamento, i direttori generali predispongano un apposito piano operativo di governo e di recupero delle liste d’attesa che dovrà essere approvato dall’assessorato della Salute. Tra le novità, anche il necessario conseguimento del cento per cento delle azioni previste dal cronoprogramma del Piano operativo regionale (Por) della Missione 6 - Salute del Pnrr.
13,00 - "I manager della sanità, che saranno nominati questo pomeriggio dal governo regionale, per la prima volta, saranno ogni anno soggetti a controllo e dovranno rispondere del lavoro svolto. Mi riferisco in particolar modo all'abbattimento delle lunghe liste d'attesa che ritardano le cure dei cittadini. Se non raggiungeranno questo obiettivo saranno sostituiti. L'incarico pubblico non può essere vissuto come una rendita. È giusto che tutti coloro che hanno pubblici incarichi, politici e funzionari, siano soggetti a verifica". Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, a Palazzo d'Orleans, presentando l'offerta dell'olio alla tomba di San Francesco ad Assisi che il prossimo 3 ottobre verrà effettuata dalla Sicilia a nome di tutte le regioni d'Italia.
All'iniziativa erano presenti fra gli altri, il custode del convento di San Francesco di Assisi fra Marco Moroni, il custode della Basilica di Santa Maria degli Angeli fra Massimo Travascio, l'assessore ai Beni culturali della Regione Francesco Scarpinato, i sindaci di Assisi e Palermo, Stefania Proietti e Roberto Lagalla.
09,00 - Mentre c'è attesa sul rimpasto, o "rimpastino" (tutto è rinviato a fine Giugno, quando si saprà qualcosa in più sul destino di Sammartino, sospeso per le indagini in corso), oggi si terrà un'importante riunione della Giunta, alla Regione, focalizzata sulle nomine nel settore della sanità, con i manager che sono ancora "commissari straordinari", in attesa che venga completato l'iter.
La riunione, prevista per le 15:30 a Palazzo d'Orleans, vedrà la partecipazione di vari esponenti del governo regionale e si concentrerà principalmente sulla risoluzione di un nodo cruciale: le nomine dirette delle aziende sanitarie nella regione.
Durante la riunione, si discuterà delle recenti segnalazioni e disposizioni in merito alle posizioni di comando nelle aziende sanitarie, con particolare attenzione ai risultati ottenuti finora e alle prospettive future. La riunione avrà anche il compito di valutare e bilanciare le esigenze tra i vari territori della regione, cercando di garantire che ogni area riceva le risorse e l'attenzione necessarie per affrontare sia le sfide immediate sia quelle a lungo termine. Questo è particolarmente cruciale in un periodo in cui il sistema sanitario è sotto pressione.
ASPIDE. Oggi, a Trapani, intanto si terrà una nuova udienza preliminare nell'ambito dell'inchiesta Aspide, focalizzata sulla corruzione nella sanità locale. Questo processo segue la prima udienza tenutasi ieri, che ha visto l'Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Trapani chiedere di costituirsi parte civile, richiesta accolta per la maggior parte delle contestazioni, ad eccezione di quella riguardante l'imputato Carlo Gianformaggio, per specificità del reato a lui attribuito.
Durante la precedente udienza, alcuni imputati e loro difensori hanno espresso l'intenzione di ricorrere a riti alternativi come il rito abbreviato, mentre altri hanno richiesto più tempo per valutare possibili patteggiamenti. Oggi si deciderà se procedere con ulteriori eccezioni e con la formalizzazione delle richieste di riti alternativi.
L'indagine Aspide ha messo in luce gravi episodi di malaffare entro la sanità trapanese, culminati a dicembre dello scorso anno con l'emissione di 13 misure cautelari. Tra i fatti esposti, vi sono irregolarità nell'acquisto di materiali per le terapie intensive e per le sanificazioni, oltre a numerosi altri aspetti della gestione della sanità pubblica.
Uno degli arrestati, l'avvocato Fabio Damiani, già noto alle cronache giudiziarie e ex-manager dell'Asp di Trapani, era stato precedentemente arrestato per corruzione nel 2020, evento che aveva innescato ulteriori indagini. Interessanti sviluppi sono emersi dalle intercettazioni effettuate negli uffici dell'Asp, tra cui un'accusa particolarmente grave contro il direttore sanitario Gioacchino Oddo, che avrebbe richiesto favori sessuali in cambio del rinnovo di una patente di guida.
Altri episodi rivelati includono concorsi truccati, medici che occultavano la propria positività al Covid-19, e personale medico che risultava assente per motivi di servizio mentre in realtà era impegnato in attività personali.