Un grave caso di malasanità ha visto un ospedale siciliano condannato a risarcire una bambina che ha riportato danni neurologici irreversibili alla nascita. La sentenza, emessa dal Tribunale civile di Catania, ha stabilito un risarcimento milionario a favore della piccola e della sua famiglia.
Una vicenda dolorosa
La vicenda risale a marzo 2015, quando una donna incinta di 41 settimane fu ricoverata presso l'unità di ostetricia e ginecologia del polo ospedaliero Santo Bambino di Catania per il travaglio. Secondo quanto emerso dal processo, durante il parto si sarebbero verificati ritardi nell'effettuazione dell'intervento chirurgico, con conseguenti gravi danni neurologici alla neonata.
Danni irreversibili e un risarcimento milionario
A causa di queste negligenze, la bambina ha riportato una grave forma di epilessia, la sindrome di West, provocata da una sofferenza ipossico-ischemica neonatale. Le lesioni cerebrali subite sono state valutate come estremamente gravi, con una disabilità stimata al 90%.
Per questi motivi, il Tribunale ha condannato l'ospedale San Marco al pagamento di un risarcimento complessivo di oltre un milione di euro, comprensivo di una rendita vitalizia per la bambina e di un risarcimento per i genitori.
Un'odissea giudiziaria
La famiglia della piccola, assistita dall'avvocato Gianluca Firrone, ha intrapreso una lunga battaglia legale per ottenere giustizia. Sono state necessarie numerose perizie mediche e legali per accertare le responsabilità dell'ospedale e quantificare il danno subito dalla bambina.
Un monito per il sistema sanitario
La sentenza emessa dal Tribunale di Catania rappresenta un duro colpo per l'ospedale San Marco e un monito per tutto il sistema sanitario. È fondamentale che episodi di malasanità come questo vengano perseguiti con la massima severità, al fine di garantire la sicurezza dei pazienti e tutelare il diritto alla salute.