Il turismo è cruciale per l'economia di Trapani e della provincia, ma è anche un settore estremamente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Per affrontare le sfide del futuro è necessario investire in un turismo sostenibile, che sappia valorizzare il patrimonio culturale e naturale del territorio, promuovere una maggiore destagionalizzazione e diversificazione dell'offerta turistica.
I dati: grande assente dal dibattito della società civile
Mancano dati certi e aggiornati circa l’evoluzione del settore turistico nel territorio. Il Libero Consorzio del Comune di Trapani ha smesso di aggiornare i dati sul turismo nel 2021. La banca dati dell’Osservatorio Regionale Turismo, che si propone di monitorare e migliorare l’offerta turistica in Sicilia, non permette di accedere ai seguenti database: Capacità ricettiva del territorio, Movimentazione dei turisti e Reportistica.
Tra i dati che sembrano disponibili, ma che restano fuorvianti, sono quelli prodotti da Unioncamere Sicilia. Sembrano disponibili perché, pur volendo prendere visione del report e della ricerca, la stessa non risulta di facile reperimento - ho appreso dei dati tramite il comunicato stampa ma non è stato possibile reperire la fonte, fuorvianti perché riguardano la costituzione di nuove imprese turistiche sul territorio il cui trend, considerata l’italica burocrazia, risente di tendenze iniziate negli anni precedenti e conclusi al momento della rilevazione.
Unico riferimento certo per la Provincia di Trapani è dato da Aigest - Aeroporto Vincenzo Florio che, fotografando la situazione a Luglio 2024 u.s., offre un quadro puntuale sullo stato dell’arte circa l’arrivo dei turisti a Trapani. Tuttavia resta impossibile indagare la natura dei passeggeri (sono turisti, residente, emigrati di ritorno per l’estate?) Con poco più di 150 mila passeggeri, il luglio 2024 chiude con circa il - 50% degli arrivi rispetto allo stesso periodo del 2023, facendo altresì registrare un trend negativo di lungo periodo.
Inflazione, Emergenza idrica e caldo torrido: un cocktail pericoloso
Mentre l'estate volge al termine si avvicina dunque il tempo per fare un bilancio di una stagione turistica segnata da eventi estremi e nuove tendenze.
Oltre al caro prezzi, recentemente denunciato dal Sole 24 Ore nell’articolo “Povertà da vacanza”: in Italia oltre 6 milioni rinunciano alle ferie per motivi economici”, per la Regione Sicilia e la Provincia di Trapani si aggiungono altri fattori di cui dover tener conto negli anni a venire, onde pianificare POLITICHE SERIE di attrattività turistica.
La grave crisi idrica che ha colpito la Regione, unita a ondate di calore senza precedenti, ha messo a dura prova il settore turistico. Anche la provincia di Trapani ha subito le cancellazioni delle prenotazioni di molti viaggiatori spaventati dai disagi per la mancanza di acqua e per il calore eccessivo. Queste tendenze, come noto, sembrano ormai destinate a diventare consolidate e quindi...la normalità.
Cambiamento climatico: minaccia al turismo costiero e distretto turistico - ancora poco noto
Tutto quanto sopra riportato sarà ben presto la normalità. I dati parlano chiaro: secondo il Joint Research Centre (di seguito JRC) dell' Unione Europea il riscaldamento globale causerà un declino del turismo nelle regioni mediterranee, con una perdita stimata di oltre il 9% di presenze.
È dunque molto probabile che gli attrattori territoriali Erice, Isole Egadi, San Vito Lo Capo e Stagnone risentiranno di queste tendenze, richiedendo un ripensamento delle attuali politiche (in questa ampia accezione rientrano trasporti pubblici, servizi, eventi e eccetera)
Fortunatamente il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, che comprende ben 17 comuni della provincia di Trapani, offre un patrimonio vasto e di inestimabile valore. Oltre ai luoghi già citati ricordiamo a titolo esemplificativo e non esaustivo anche Salemi, prima capitale dell'Italia unita, Gibellina, nota per il cretto di Burri e l'arte contemporanea, Poggioreale e Salaparuta, borghi della memoria e della storia.
Tuttavia il territorio (società civile, associazioni di categoria, politica) non è ancora capace di proporre offerte strutturate, destagionalizzate, tematizzate e standardizzate per cluster di viaggiatori, precludendo ai residenti e agli imprenditori possibilità di crescita e sviluppo.
Nuove tendenze: turismo sostenibile e stagionalità allungata
Nonostante queste difficoltà si stanno affermando nuove tendenze nel settore turistico che potrebbero portare beneficio anche ai comuni non costieri del territorio.
Come rilevato dal JRC i turisti preferiranno destinazioni meno affollate e rispettose dell'ambiente. Sul tema della sostenibilità le amministrazioni comunali e le attività produttive sembrano ancora lontane - basta segnalare come sono pochi gli imprenditori del territorio che prediligono la cannuccia di carta a quella di plastica!!! Qui qualche indicazione su cosa sta facendo la Commissione europea per incoraggiare il turismo culturale sostenibile.
Molto deve ancora essere fatto riguardo ai trasporti, poiché sempre più viaggiatori europei sceglieranno mezzi di trasporto sostenibili come treni - di cui la provincia è sprovvista - e autobus. Tuttavia l'allungamento della stagione turistica, con estati che iniziano prima e inverni più miti, potrebbe offrire nuove opportunità per Trapani e il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale.
Il futuro è ancora da costruire e quindi molto può essere e deve essere fatto. Speriamo dunque che attraverso questo articolo sia possibile sollecitare la società civile, le associazioni di categoria e la politica a riflessioni di lungo periodo. Si può ancora fare molto per sviluppare un'offerta turistica sostenibile e di qualità, capace di attrarre visitatori durante tutto l'anno beneficiando il territorio e la comunità.
avv. Antonio Musmeci Catania