Venerdì pomeriggio, su iniziativa di Tp24, si è svolto a Marsala il convegno dedicato alla Missione 6 del PNRR, un piano che promette di rivoluzionare la sanità siciliana, inclusa la provincia di Trapani. I relatori dell'incontro sono stati il dott. Luca Ezio Fazio, Direttore del Dipartimento Cure Primarie e Responsabile PNRR, e il dott. Fabio Carnesi, Responsabile interconnessione COT. A inaugurare i lavori è stato il Direttore Generale dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce.
Tra le principali novità che il PNRR, insieme al DM77 del 2022, apporterà alla sanità locale spiccano:
- Case di comunità (Hub): aperte fino a 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
- Case di comunità (Spoke): operative fino a 12 ore al giorno per 6 giorni alla settimana.
- Centrale operativa 116117: un servizio telefonico gratuito disponibile 24 ore su 24 per rispondere a esigenze sanitarie e socio-sanitarie a bassa intensità assistenziale.
- Centrale Operativa Territoriale (COT): funge da coordinamento per la presa in carico dei pazienti, assicurando un raccordo efficace tra i servizi e i professionisti sanitari coinvolti nei diversi percorsi di cura.
- Infermiere di Famiglia e Comunità: garantisce assistenza infermieristica collaborando con tutti i professionisti sanitari del territorio.
- Unità di Continuità Assistenziale (UCA): un’équipe mobile distrettuale che gestisce casi clinici complessi e assicura il supporto necessario.
Uno degli elementi cardine della nuova organizzazione sanitaria sarà il potenziamento dell'Assistenza Domiciliare, che trasformerà la casa nel primo luogo di cura per molti pazienti. Questo tipo di assistenza offrirà interventi personalizzati, calibrati sulle esigenze e complessità cliniche del paziente.
Il PNRR prevede anche la realizzazione di Ospedali di comunità, strutture che fungeranno da intermediari tra l'assistenza domiciliare e il ricovero ospedaliero, utili per favorire le cosiddette "dimissioni protette" dei pazienti. Un'altra componente fondamentale sarà la creazione di una Rete di Cure Palliative, destinata a pazienti di qualsiasi età e a tutte le fasi della malattia, non limitata alla fase terminale.
Le Case di Comunità opereranno con team multidisciplinari composti da medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri di comunità e altri professionisti sanitari, con l'obiettivo di offrire una presa in carico integrata e continuativa del paziente.
Gli Ospedali di comunità, come strutture di ricovero della rete di assistenza territoriale, svolgeranno un ruolo fondamentale per evitare ricoveri ospedalieri inappropriati. L'accesso sarà regolato tramite proposte avanzate da medici di medicina generale, medici di continuità assistenziale, medici specialisti e pediatri.
Le COT (Centrali Operative Territoriali) avranno un ruolo cruciale nel coordinamento dei servizi socio-sanitari, cercando di superare la frammentazione dell'offerta sanitaria e garantire la continuità delle cure. Ogni COT sarà gestita da un coordinatore infermieristico, 5 infermieri e un assistente tecnico informatico, e sarà operativa tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00.
L'obiettivo di questo nuovo modello è offrire una gestione efficace e integrata dell’assistenza, mettendo al centro il paziente e garantendo un coordinamento efficiente tra i diversi livelli di cura. La riforma promette di cambiare radicalmente l’approccio alla sanità in Sicilia, migliorando l’accesso alle cure e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.