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08/10/2024 06:00:00

La Sicilia prova a riorganizzare la rete ospedaliera. "Ma la sanità pubblica rischia il depotenziamento"

 La Sicilia procede con l'aggiornamento della sua rete ospedaliera. Il dirigente generale della Pianificazione Strategica, Salvatore Iacolino, ha in programma una serie di incontri il 15, 16 e 17 ottobre con le aziende sanitarie, comprese quelle ospedaliere delle tre principali aree metropolitane: Messina, Catania e Palermo. Successivamente, verranno coinvolte le altre aziende sanitarie territoriali. A queste riunioni potranno partecipare anche le rappresentanze delle strutture di diritto privato e i componenti del gruppo di lavoro assessoriale incaricato della revisione della rete ospedaliera.

Iacolino ha spiegato che le aziende dovranno presentare una "base tecnica" per il confronto con l'assessorato. "Mercoledì scorso abbiamo insediato il gruppo di lavoro assessoriale per l’esame dei dati tecnici delle strutture ospedaliere e per una prima valutazione. L'intero processo si concluderà entro il 2024, con il necessario confronto con la Commissione Salute dell'Ars, l'ANCI e le organizzazioni sindacali. Il risultato sarà uno schema tecnico di revisione della rete ospedaliera, che sarà sottoposto al governo e al parlamento regionale per le decisioni finali."

Pino Galluzzo, deputato regionale di Fratelli d’Italia e membro della VI Commissione Sanità dell’Ars, ha chiesto chiarezza sui criteri di modifica della rete ospedaliera. Galluzzo sollecita una riunione della Commissione Sanità per discutere con l’assessore alla Salute e il dirigente della Pianificazione Strategica. Galluzzo esprime preoccupazione per la direzione che sta prendendo il tavolo tecnico: “Si rischia di affidare ai privati centinaia di posti letto per acuti, sottraendoli alla sanità pubblica. La componente privata può coadiuvare la sanità pubblica, ma senza depotenziarla."

Galluzzo ha anche menzionato specifiche situazioni che richiedono chiarimenti, come le cardiochirurgie degli ospedali Sant’Elia di Caltanissetta, Cannizzaro e Garibaldi di Catania, e la chirurgia plastica di Nisseno. "La sanità pubblica deve rimanere al timone dell’assistenza e non diventare subalterna a quella privata," ha aggiunto, sottolineando l'importanza di preservare la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina.

Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, ha sottolineato l'importanza di razionalizzare la rete ospedaliera: "Dobbiamo integrare i servizi territoriali e potenziare la medicina d’urgenza. La collaborazione tra sanità pubblica e privata deve essere leale, soprattutto in province più piccole come quella di Trapani, dove l’obiettivo principale è evitare duplicazioni."