Le Saline di Trapani e Paceco si apprestano a diventare un museo a cielo aperto, un progetto che punta a valorizzare un patrimonio naturale e storico unico, con un turismo sostenibile e regolato.
L'obiettivo è integrare l'antica arte dei salinari e la bellezza dei mulini a vento con la conservazione dell'ecosistema, un habitat fondamentale per molte specie migratorie e il progetto, sviscerato durante una conferenza alla Camera di Commercio di Trapani, mira a preservare le saline come risorsa non solo ecologica, ma anche economica.
L'area è parte della rete Natura 2000 oltre che sito Ramsar di rilevanza internazionale. Ogni anno, specie come i fenicotteri rosa e gli aironi vi transitano durante le loro migrazioni. La pianificazione territoriale diventa dunque cruciale per bilanciare tutela ambientale e sviluppo.
La nuova strada per tutelare le saline
Un esempio concreto è la proposta di spostare il tracciato della Strada Provinciale 21, che oggi attraversa la riserva. L'idea è di ridurre l'impatto umano sull'ambiente e favorire una migliore fruizione delle saline, anche attraverso la creazione di una ciclovia che permetta di esplorare l'area in modo sostenibile.
E poi c'è la nuova vita per i mulini
Il recupero dei mulini storici delle saline rappresenta un altro elemento fondamentale del progetto. Come fatto da Vito Maria Mancuso della Fondazione Architetti Francesco La Grassa e Carlo Foderà degli Amici della Terra che hanno affrontato il tema legato al preservare i mulini e riconvertiti per la produzione di energia pulita sfruttando tecnologie innovative legate al sale.
All'incontro hanno partecipato i sindaci di di Trapani, Paceco e Misiliscemi, Giusi Savarino, assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, i rappresentanti locali dell'associazione "Italia Nostra" e Silvana Piacentino, direttrice della Riserva, che ha ribadito la necessità di una governance territoriale attenta e integrata per garantire che le scelte fatte oggi non compromettano questo prezioso patrimonio per le generazioni future. La sua presentazione ha enfatizzato anche l'importanza di includere nella rete Natura 2000 altre aree ecologicamente rilevanti, come la Salina Fiume e la Salina Colge Modica, oggi fuori dal perimetro protetto ma cruciali per la biodiversità.