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07/11/2024 06:00:00

L'ok della giunta Schifani alla legge di Stabilità. 650 milioni, ecco dove andranno

 Martedì la giunta regionale ha approvato la legge di Stabilità e la legge di Bilancio. A darne notizia è stato il presidente della Regione, Renato Schifani: “Per il secondo anno consecutivo puntiamo ad approvare le due leggi entro la fine dell'anno per evitare il ricorso all'esercizio provvisorio e dare piena operatività, fin dall'inizio del 2025, ai capitoli di spesa di tutti i dipartimenti. Il governo mira a contrastare le emergenze che attanagliano la nostra regione, a partire dalla crisi idrica e dall’insufficienza del personale medico in Sicilia, e a rendere strutturali le misure per lo sviluppo e a favore delle imprese”.

Il presidente ha illustrato i contenuti della legge di Stabilità: “Vale circa 650 milioni di euro, di cui 550 sono stanziamenti in favore dei Comuni, delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi. A questi si sommano i numerosi interventi contenuti nella legge di Bilancio, tra i quali il finanziamento del trasporto pubblico locale e del collegamento con le isole minori. Tra i provvedimenti del bilancio, anche il maggiore finanziamento per la sanità che comporterà, con la compartecipazione regionale di 85 milioni di euro, un aumento del Fondo sanitario di circa 170 milioni di euro. Sempre in ambito sanitario, abbiamo stanziato 10 milioni di euro per incentivare la presenza dei medici nei presidi ospedalieri delle Asp con maggiori carenze di organico”.

Altri provvedimenti riguardano iniziative per l’agricoltura e il contrasto alla siccità, con 50 milioni di euro destinati a interventi irrigui, manutenzione idrica e aiuti al settore vitivinicolo. È prevista la stabilizzazione del personale Asu del dipartimento dei Beni culturali e una nuova edizione dello “straccia-bollo auto”, che consentirà ai siciliani di regolarizzare la tassa automobilistica non pagata tra il 2016 e il 2023 senza sanzioni, entro il 30 aprile 2025.

In arrivo le somme del Fondo Sviluppo e Coesione

La Regione ha anche ottenuto il via libera per i fondi Fsc. Soddisfatto Schifani: “La Regione può iniziare a spendere i 5,3 miliardi di euro assegnati alla Sicilia nell’ambito della programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2021/27. Abbiamo già pronti i primi progetti da avviare entro fine anno rispettando le scadenze previste”. Gli uffici regionali sono stati incaricati di avviare le procedure per la selezione dei progetti entro sessanta giorni. L’assessore regionale al Bilancio, Alessandro Dagnino, sottolinea che questa manovra è rivolta al contrasto delle emergenze: “L’istituzione di un’Agenzia per l’attrazione degli investimenti, nel disegno di legge di Stabilità, punta a far conoscere agli investitori esterni le possibilità di crescita nel territorio regionale, una prima misura a favore delle imprese”.

Trasferimenti per Enti Locali

Sono in arrivo per i Comuni siciliani 76,8 milioni di euro per la quarta trimestralità delle spese correnti del 2024. L’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina dichiara: “Anche questa volta, il tempestivo trasferimento delle somme necessarie per le spese correnti garantisce la continuità dei servizi e una gestione ordinaria regolare. Questo significa liquidità certa per i Comuni, evitando il ricorso al credito e promuovendo un’economia sana per la Pubblica amministrazione”.

Le opposizioni

Per Nello Di Pasquale (PD), il quadro è sconfortante: “Un governo di fatto assente in aula presenta delle variazioni di bilancio senza visione d’insieme. Siamo di fronte a un insieme di norme che spartiscono risorse agli assessori con l’obiettivo di tenere a bada la maggioranza”.

Dal Movimento Cinque Stelle, Antonio De Luca parla di manovra di facciata: “La sensazione è che questa variazione di bilancio interessi poco al governo stesso; il vero obiettivo è la finanziaria che bussa alle porte. Per ora bastano norme spot e proclami, e se le somme non verranno spese, nessun problema: andranno a copertura del disavanzo. La manovra contiene tante norme, qualcuna anche accettabile, che però andrebbero proposte in una finanziaria e non in una variazione”.