I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno individuato 75 soggetti che avevano indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza tra il 2019 e il 2023. L'operazione, condotta nell’ambito di un’articolata attività di polizia economico-finanziaria in materia di spesa pubblica, ha portato alla revoca di 227 domande, per un importo totale percepito illecitamente pari a 2 milioni e 246 mila euro
Le indagini delle Fiamme Gialle
Le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo Palermo hanno approfondito le posizioni di questi individui, già denunciati in precedenza per aver usufruito del sussidio NASPI (Indennità mensile di disoccupazione) senza aver mai svolto alcuna attività lavorativa.
Irregolarità nelle domande
L’analisi ha permesso di scoprire che i 75 cittadini palermitani, destinatari nel 2023 di un decreto penale di condanna emesso dal Tribunale di Palermo, avevano comunque presentato domanda per il Reddito di Cittadinanza. Il sussidio era stato richiesto a partire dalla sua introduzione e durante l’iter giudiziario per i reati legati alla NASPI.
Recupero delle somme illecite
I militari hanno segnalato all’INPS di Palermo le irregolarità relative alle 227 istanze, avviando il recupero dei fondi indebitamente percepiti. Questa azione si basa sull’articolo 7, comma 3, del D.L. 4/2019, che prevede la decadenza del beneficio in caso di violazioni. L’obiettivo è il recupero completo delle somme, per un totale di oltre 2 milioni di euro.