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27/11/2024 17:00:00

I marinai di Mazara del Vallo da Papa Francesco

«Anche una delegazione diocesana, guidata dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella, ha partecipato ieri all’udienza che il Papa ha tenuto con i marinai d’Italia. Della delegazione hanno fatto parte marinai, armatori di Mazara del Vallo, don Francesco Fiorino, direttore dell’ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro e don Giuseppe Alcamo, parroco di San Lorenzo. Mazara del Vallo è una delle marinerie più importanti dello Stivale e la Diocesi ha organizzato una delegazione per l’incontro organizzato dall’Apostolato del mare della Conferenza Episcopale Italiana. Prima che il Papa facesse ingresso nell’aula Paolo VI, monsignor Gianrico Ruzza, promotore dell’Apostolato del mare, nel suo discorso ha fatto riferimento al sequestro in Libia dei 18 marinai di Mazara del Vallo nel 2020, evidenziando l’aiuto e la vicinanza della Chiesa locale nei confronti delle famiglie. Proprio lo scorso 21 novembre si è celebrata la Giornata mondiale della pesca e il Papa ha ricordato quanto antica è la professione del marinaio: «Le origini sono legati anche gli inizi della Chiesa, affidata da Cristo a Pietro, che era pescatore in Galilea», ha detto Papa Francesco. Nei testi evangelici, chi lavora in mare incarna «atteggiamenti importanti», secondo il Papa. In particolare «la costanza nella fatica» e negli insuccessi. Il Papa ha ricordato le difficoltà del settore, dal difficile ricambio generazionale ai costi che continuano a crescere, alla burocrazia che soffoca, alla concorrenza sleale delle grandi multinazionali. Poi il Pontefice ha richiamato il senso di comunità che sulla barca si traduce in equipaggio. «Pur nella diversità dei ruoli il successo del lavoro di ciascuno dipende dall’apporto di tutti», ha detto il Papa. All’udienza hanno partecipato i rappresentanti delle più importanti marinerie d’Italia ma anche i rappresentanti di categoria, dai sindacati a Federpesca, a Confcooperative. Ma erano presenti anche alcuni rappresentanti della Guardia Costiera. All’udienza erano presenti anche gli operatori sanitari, medici, infermieri. «La fatica di turni estenuanti, le preoccupazioni che portate nel cuore e il dolore che raccogliete dai vostri pazienti richiedono conforto e guarigione», ha detto il Papa. Il Pontefice ha raccomandato loro di «non trascurarsi» e ha richiamato tutti al rispetto, stima e aiuto anche nei confronti dei sanitari. Il Papa ha fatto riferimento alla «compassione per gli ultimi», aggiungendo: «Nessuno è così autosufficiente da non avere bisogno di cure».

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Il VESCOVO A PANTELLERIA -  Da Lunedì il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella è in visita sull’isola di Pantelleria dove sta incontrando gli ammalati, gli anziani, i ragazzi del catechismo e i loro genitori. Il Vescovo, accompagnato dall’amministratore parrocchiale don Vincenzo Greco e dalla comunità di preti sull’isola, sta incontrando anche i bambini nelle scuole dell’isola. Oggi pomeriggio (martedì), alle ore 18, celebrerà la santa messa e a seguire incontrerà le famiglie dei ragazzi e bambini del catechismo; ore 21, in chiesa madre, Consiglio pastorale. Mercoledì 27 novembre: di mattina terrà l’incontro con i ragazzi della scuola primaria del centro, di Scauri e di Kamma; ore 17, parrocchia di Kamma, santa messa e a seguire incontro con le famiglie dei ragazzi e bambini del catechismo.

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IL SERVIZIO DIOCESANO TUTELA MINORI SI PRESENTA A INSEGNANTI DI RELIGIONE - Il Servizio diocesano tutela minori è stato presentato martedì, agli insegnanti di religione nell’ambito di un incontro presso l’aula “San Carlo Borromeo” del Seminario vescovile di Mazara del Vallo. A illustrarlo il responsabile diocesano Antonio Ferro, neuropsichiatra infantile e diacono permanente, che cura l’intero progetto e ne coordina le attività con l’aiuto di una équipe di esperti. Il Servizio ha come obiettivi quello di favorire una cultura responsabile e trasparente quanto alla protezione dei minori e o altre persone vulnerabili, l’assistenza nell’accompagnamento degli operatori pastorali e del clero, verso una educazione ed una formazione corretta e integrale, l’elaborazione di linee guida e codici di comportamento da attivare nei vari ambiti pastorali e nelle diverse attività ecclesiali, l’accoglienza, l’ascolto e l’accompagnamento, da parte di operatori competenti, delle vittime di eventuali abusi commessi in ambito ecclesiale, con segnalazione dei comportamenti scorretti e delle forme di abuso.