Approderà al vaglio del Tribunale di Marsala l’odissea di un insegnante di matematica di Torre del Greco, Vittorio Natalini, che si trova nei guai con la giustizia perché qualcuno, in varie città italiane, ha utilizzato il suo nome e cognome per truffare la gente vendendo false polizze assicurative.
Il primo caso a Bergamo. Poi, passando per il centro Italia, si arrivati fino a Marsala. Il docente l’ha scoperto quando si è visto alla porta di casa uomini in divisa che lo convocavano in caserma per essere interrogato.
Nei primi casi, al Natalini è stato sufficiente esibire i suoi documenti di identità per dimostrare senza dubbio la sua estraneità ai fatti. A cominciare dalla residenza, che non coincideva affatto con quella indicata nella falsa carta d’identità utilizzata dai truffatori. Per cinque volte, quindi, altrettante Procure italiane hanno chiesto e ottenuto l’archiviazione del procedimento penale. Tanta paura, ma poi tutto risolto. Questo fino all’ultima vicenda giudiziaria, a Marsala, dove è stato chiesto il processo. Oltre al danno di un furto di identità e di dover subire l’onta di passare per truffatore, adesso per Natalini anche un processo con annessi tutti i costi, legali, di viaggio e di soggiorno, che dovrà sopportare per ribadire la sua innocenza. “Affronteremo il processo con molta tranquillità – dice il suo legale – perché non ci sono elementi di responsabilità a carico del professor Natalini. Ma intanto bisogna andare a Marsala”. Mentre il docente si difende affermando: “Sono io il primo truffato”.