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17/01/2025 10:15:00

A Santa Ninfa una piazza per don Antonio Riboldi, il parrocò che lottò con i terremotati

 Nel contesto delle commemorazioni per il 57esimo anniversario del devastante terremoto che colpì la Valle del Belìce, Santa Ninfa rende omaggio a don Antonio Riboldi, parroco che durante quella tragedia si distinse come guida spirituale e civile. La piazza antistante la chiesa Cristo Risorto prende il nome del parroco che ha lottato con i terremotati.

"Era doveroso intitolare una piazza principale della nostra città al nostro parroco, poi divenuto Vescovo di Acerra, che lottò al fianco della sua gente per i diritti della popolazione del Belìce", ha dichiarato il sindaco Carlo Ferreri. "Don Riboldi insegnò a più generazioni di giovani ad avere coraggio. Fu profeta della povera gente, eroe civile contro le mafie. Con questa iniziativa, colmiamo un vuoto e saldiamo un debito di riconoscenza nei suoi confronti, a sette anni dalla sua morte".

Don Antonio Riboldi, subito dopo il terremoto del 1968, si fece portavoce delle istanze dei sopravvissuti. Accompagnato dai bambini del Belìce, si recò a Roma per incontrare il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, il presidente del Consiglio Aldo Moro e Papa Paolo VI. Fu proprio il pontefice a spronarlo a proseguire nella sua lotta per garantire agli sfollati case e dignità. Grazie al suo impegno, iniziarono presto i lavori di costruzione di abitazioni e infrastrutture nella valle devastata.