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26/01/2025 06:00:00

Giornata della Memoria, coltivare il ricordo per non ripetere gli orrori del passato

La memoria non è esercizio di stile e va coltivata sempre: il 2025 è un anno importante, ottanta anni fa l’Armata Rossa - il 27 gennaio 1945 - abbatté i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e il mondo non poté più far finta di nulla, il delirio nazi-fascista si stava sgretolando.


Nell’aprile del 1945 una fotografa americana - Margaret Bourke-White - entrò a Buchenwald e aprì gli occhi a tutti sulle nefandezze perpetrate dal nazismo, il suo servizio fotografico fu pubblicato da Life.

Nel 2000 il Parlamento Italiano ha scelto simbolicamente questa data e con la legge n. 211 del 2000, ha istituito il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi di sterminio nazisti.
La fotografia va ogni oltre parola, e la cartografia del dolore che è la restituzione del lavoro della Bourke-White, ci ricorda a ottant’anni cosa esseri umani, furono capaci di pensare e mettere in atto.


2025 Italia: la Senatrice a vita Liliana Segre ebrea e sopravvissuta si muove sotto scorta, e tuteliamo questa Donna per ciò che rappresenta; Edith Bruck - come la senatrice è una sopravvissuta ai campi di sterminio - e rivendica la sua libertà a non odiare ma a testimoniare con la sua storia quanto subito.
La scuola, gli studenti, la formazione sui banchi e vivere queste giornate con autenticità, credo siano gli unici momenti che abbiamo per allevare nuove generazioni a far sì che neppure per un istante si possa tornare a pensare a quegli orrori, e allora qualche suggestione: un film Train de vie ( opera seconda di Radu Mihaileanu ) proponetelo anche nei prossimi giorni: una commedia amara con un finale che lascia lo spettatore attonito. Già dalle prime battute è esplicito l'intento del regista di affrontare il tema della Shoah in una maniera del tutto inedita, sottolineando l'irrealtà della sua finzione e scegliendo di restare ai margini del genocidio.


Un libro che quando lo lessi ne restai affascinato, L’amico ritrovato di Fred Uhlman, un successo mondiale tributato solo dopo la morte dell’autore: è la storia di due ragazzi, un ebreo e un nobile tedesco che diventano amici, sullo sfondo l’orrore del nazismo e la supremazia della razza. Nel 1989 dal romanzo il film omonimo, soggetto che fu scritto dallo stesso Uhlman e dal drammaturgo e romanziere Harold Pinter, e mai trasposizione fu felice nel racconto per immagini.


Siamo Siciliani di date e di ricordi siamo pieni - spesso con la stucchevole retorica di contorno e forse anche con la stanchezza che certe ritualità sembrano non portare a nulla - ma è dello Stato e quindi Noi, che dobbiamo sempre e comunque onorare il ricordo di scempi e complicità dello scorso secolo.
Non credo ai fascismi di ritorno, la democrazia oggi più che mai è un valore assoluto, credo invece all’ignoranza di ritorno quella sì e la possiamo contrastare con la voglia di emozionarci leggendo un libro, assimilando concetti storici acclarati e rivendicando a gran voce che quelle pagine di storia - che ci videro drammaticamente protagonisti - non potranno più tornare. Coltivare il presente con la consapevolezza di ciò che è stato per un tempo diverso domani.

Buona Giornata della Memoria

Giuseppe Prode

 

(Foto di Margaret Bourke-White)