di Katia Regina
Trump ha proclamato l'inizio della rivoluzione del buonsenso! Dinanzi all'evidente ossimoro Trump-buonsenso, i miei neuroni, che alle cinque del mattino sono pronti ai blocchi di partenza, hanno iniziato a scontrarsi come impazziti producendo sinapsi ridondanti di ogni genere. A dirigere il traffico il solito vigile già stanco per la levataccia. Fermi tutti! Precedenza alla parola buonsenso, tutto il resto: circolare prego.
Vocabolario Treccani:
buonsènso (o bonsènso; più com. buòn sènso) s. m. [calco dell’espressione fr. bon sens]. – Capacità naturale, istintiva, di giudicare rettamente, soprattutto in vista delle necessità pratiche...
Si tratta dunque di un bilanciamento tra istinto e necessità pratica, con questa definizione però il concetto di buonsenso resta ugualmente oscuro senza la precisazione che: ciò che viene considerato "buon senso" in una cultura può essere percepito come "insensato" o addirittura offensivo in un'altra. Nel nostro caso poi, trattandosi del buon senso come inteso da Trump, intuisco che non si tratta dello stesso buonsenso da me inteso. Forse lo stesso buonsenso del governo italiano in carica, che libera un pericoloso criminale libico già condannato dalla Corte penale internazionale, ecco sarà questo che intendono per buonsenso, infatti se la intendono.
La rivoluzione del buon senso trumpiana è iniziata. A dettare il programma un manipolo di dettatori. Fine del tema libero o test a crocette, ormai siamo sotto dettatura e se non rispondi all'appello o consegni il foglio bianco finisci nell'elenco nero. Mi scuso con il gruppo Fonografico Rapsodi per aver manipolato un estratto di poesia sonora da loro prodotta. Li abbiamo visti tutti chi sono i nuovi dettatori del mondo, gli stessi che dettano modi, tempi, dettano leggi; allineati come soldati, anzi no lo Stato maggiore, di un esercito pronto a conquistare nuovi e vecchi mondi. Già all'opera a sfasciare Trattati che limitano il loro potere, insomma, Sfascisti su Marte, come direbbero quelli bravi coi giochi di parole.
Già le parole, quelle sapientemente manomesse e svuotate dal loro significato originario, la neolingua profetizzata da Orwell in cui il Bispensiero, ovvero la capacità di credere contemporaneamente a due idee contraddittorie, è considerato una forma di "buon senso" nel mondo di "1984". Il Partito incoraggia i cittadini ad accettare dogmi illogici e a negare l'evidenza dei fatti, purché ciò sia funzionale al mantenimento del potere, dove la guerra è pace.
Benvenuti nella nuova Era di Trump, ad accoglierci ci sarà colui che meglio incarna le paure sociali: Jocker, con quel suo carisma oscuro che lo rende affascinante e magnetico, aprirà la porta e si presenterà:
"Non sono un clown, sono un agente del caos!"
Consigli per la lettura: 1984 di Orwell.