Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
06/02/2025 09:01:00

Frode fiscale per 100 milioni, perquisizioni anche a Trapani

11,00 - Emergono altri particolari sull’operazione su scala nazionale della Guardia di Finanza ha portato alla luce una frode fiscale multimilionaria che ha coinvolto 179 indagati e oltre 400 aziende, tra cui 40 società fittizie utilizzate per l’emissione di fatture false. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ha visto l’esecuzione di perquisizioni e sequestri in 28 province italiane, tra cui Trapani.

L’operazione, denominata "Ombromanto", ha impegnato oltre 200 finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia e di altri reparti della Guardia di Finanza, con l’obiettivo di smascherare un’associazione a delinquere dedita a massicce frodi fiscali e indebite compensazioni di crediti d’imposta.

L’indagine ha rivelato un sofisticato schema fraudolento, gestito da un’organizzazione criminale con base a Reggio Emilia, che operava attraverso:

  • Creazione di società cartiere: aziende fittizie utilizzate esclusivamente per emettere fatture false e generare crediti d’imposta inesistenti;
  • Indebite compensazioni fiscali: i crediti fasulli venivano utilizzati per compensare debiti tributari reali di aziende compiacenti, che pagavano una percentuale all’organizzazione criminale per il "servizio";
  • Acquisti e cessioni simulate: la frode veniva perpetrata anche attraverso false cessioni di rami d’azienda, che servivano a movimentare crediti fittizi senza destare sospetti;
  • Movimentazioni finanziarie sospette: gli illeciti introiti, pari a circa 70 milioni di euro, venivano in parte prelevati in contanti, grazie a veri e propri "prelevatori", e in parte trasferiti su conti di società estere attraverso bonifici bancari.
  • Le perquisizioni e i sequestri in corso mirano a bloccare i proventi illeciti della frode, tra cui beni mobili, immobili, crediti e altri valori riconducibili agli indagati.

L’inchiesta ha portato all’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo per 70 milioni di euro, colpendo 87 persone fisiche e 4 società (due con sede a Reggio Emilia, una a Milano e una di diritto tedesco).

L’attività della Guardia di Finanza si è estesa su tutto il territorio nazionale, con perquisizioni in 28 province italiane, tra cui Trapani, Bologna, Milano, Napoli, Roma, Firenze, Torino e Perugia. L’indagine ha rivelato il coinvolgimento di numerosi professionisti, tra cui commercialisti e notai, che avrebbero avuto un ruolo nel sistema fraudolento, sebbene al momento non siano stati colpiti da alcuna misura cautelare.

Uno degli indagati nell’operazione era già stato sottoposto a misura cautelare lo scorso 14 gennaio, nell’ambito di un’indagine sul narcotraffico internazionale. Questo dettaglio lascia ipotizzare un collegamento tra le attività illecite fiscali e il riciclaggio di denaro derivante da traffici criminali.

Le investigazioni si sono avvalse di analisi documentali approfondite, tracciamenti di flussi finanziari e intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di ricostruire l’intera rete di rapporti tra i soggetti coinvolti e individuare la cabina di regia del sistema fraudolento.

07,00 -  Una vasta operazione della Guardia di Finanza è in corso in diverse province italiane, tra cui Trapani, nell’ambito dell’inchiesta "Ombromanto", coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia. L’indagine ha portato a perquisizioni e sequestri nei confronti di 87 persone e 4 società coinvolte in una maxi frode fiscale da oltre 100 milioni di euro.

L’indagine: un’organizzazione radicata a Reggio Emilia

Le attività investigative hanno permesso di individuare una rete criminale organizzata con base a Reggio Emilia, ma attiva in tutto il territorio nazionale. Sono 179 gli indagati, sospettati di aver preso parte a reati tributari legati a frode fiscale e indebita compensazione di crediti d’imposta, per un importo complessivo di 104 milioni di euro.

Le perquisizioni e i sequestri stanno interessando numerose città italiane, con operazioni in corso nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Piacenza, Parma, Modena, Rimini, Bolzano, Torino, Asti, Milano, Pavia, Monza, Verona, Perugia, Terni, Firenze, Pisa, Pesaro, Roma, Rieti, Frosinone, Pescara, Napoli, Caserta, Benevento, Taranto, Crotone e Trapani.

Le accuse e l’impatto dell’inchiesta

Secondo gli investigatori, il sistema fraudolento messo in atto dai sospettati prevedeva l'emissione e l'utilizzo di fatture false e la creazione di crediti d'imposta inesistenti, poi utilizzati in compensazione per abbattere le imposte dovute. L'obiettivo era quello di sottrarre ingenti somme al fisco, danneggiando così le casse dello Stato.

L’operazione "Ombromanto" è un duro colpo alla criminalità economica e fiscale, e dimostra ancora una volta l’importanza dei controlli e della collaborazione tra le autorità investigative per contrastare fenomeni di evasione su larga scala.

Trapani nel mirino delle indagini

Tra le province coinvolte nelle perquisizioni c’è anche Trapani, dove le Fiamme Gialle stanno effettuando controlli su alcuni degli indagati e sulle società collegate al sistema fraudolento.

L'inchiesta è ancora in corso, e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime ore. Il lavoro della Procura di Reggio Emilia e della Guardia di Finanza punta a ricostruire l’intero schema fraudolento e a individuare eventuali ulteriori responsabili.

🔍 Segui gli aggiornamenti su TP24 per tutti gli sviluppi dell'inchiesta. 🕵️‍♂️📌 #FrodeFiscale #OperazioneOmbromanto #GuardiaDiFinanza #Indagini #Trapani