La recente modifica dei canoni per la concessione delle acque termali, inserita nel ddl stralcio della legge di Stabilità, segna un importante passo avanti per il rilancio del settore termale in Sicilia. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato come questa riforma, fortemente voluta dal suo governo, permetta di allinearsi alle migliori prassi adottate in altre regioni, rendendo gli investimenti nel comparto più vantaggiosi.
Un'opportunità per il turismo termale
«La normativa precedente, che prevedeva una tassazione del 5% sul fatturato al lordo dei costi, non garantiva un'adeguata attrattività per gli operatori, limitando le possibilità di sviluppo del settore», ha dichiarato Schifani. «Con la riduzione dei canoni allo 0,5%, la Sicilia si prepara a riconquistare un ruolo di primo piano nel turismo termale, favorendo crescita economica, occupazione e benessere per il territorio».
Investimenti per il rilancio delle terme di Acireale e Sciacca
Il governo regionale ha stanziato 90 milioni di euro dal Fondo di sviluppo e coesione e ha pubblicato avvisi per un partenariato pubblico-privato finalizzato alla valorizzazione e al rilancio delle terme di Acireale e Sciacca. «Vogliamo imprimere un forte cambio di marcia per restituire a questi due storici complessi il loro antico prestigio e massima funzionalità, riportando in auge un turismo termale di qualità, per troppo tempo trascurato», ha aggiunto il presidente della Regione.
Scheda tecnica: come partecipare agli avvisi
Gli operatori economici interessati possono presentare la propria proposta fino al 30 maggio prossimo attraverso la piattaforma ufficiale della Regione Siciliana. L'affidamento in concessione riguarderà la gestione dei due complessi termali, inclusi i lavori di progettazione ed esecuzione.
La Regione ha già stanziato 90 milioni di euro nell'Accordo di coesione firmato con il governo nazionale, mentre i privati dovranno cofinanziare l'operazione con ulteriori 94 milioni di euro. Le proposte dovranno includere un progetto di fattibilità, una bozza di convenzione, un piano economico-finanziario asseverato e una specificazione dettagliata delle modalità di gestione del servizio. Sarà inoltre richiesta un'analisi qualitativa e quantitativa degli impatti diretti e indiretti sul territorio.
I progetti di riqualificazione
Il complesso termale di Acireale comprende le Terme Santa Venera e le Terme Santa Caterina e prevede interventi su edifici termali, strutture ricettive e un'area destinata a parco. Le terme di Sciacca, invece, comprendono tre principali siti: le Nuove terme, le Antiche terme Selinuntine e le Piscine Molinelli, tutti oggetto di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione per garantire una nuova stagione di sviluppo del turismo termale in Sicilia.