L'intera comunità di Favignana si stringe attorno a Salvatore Sinagra, il trentenne brutalmente aggredito a Lanzarote lo scorso 25 gennaio e ancora ricoverato in condizioni critiche. Giovedì, a partire dalle 18, amici e cittadini dell'isola organizzeranno una fiaccolata spontanea in piazza per esprimere solidarietà alla famiglia e chiedere giustizia per quanto accaduto.
L'aggressione a Lanzarote
Salvatore Sinagra, originario di Favignana, si trovava in un locale di Playa del Carmen, una delle zone più frequentate di Lanzarote, quando è stato colpito con estrema violenza dopo una banale discussione. Secondo la ricostruzione dei fatti, il giovane era uscito per fumare una sigaretta quando l'aggressore lo ha colpito con un pugno, forse utilizzando un tirapugni, provocandogli un grave trauma cranico.
Trasportato d'urgenza all'ospedale universitario Doctor Negrin di Gran Canaria, Sinagra ha subito un delicato intervento per ridurre un ematoma cerebrale, ma le sue condizioni restano critiche. Il padre della vittima, Andrea Sinagra, ha lanciato un appello disperato: "Salvatore è in coma con il cranio spaccato perché ha incrociato la persona sbagliata. Voglio giustizia, perché non accada a nessun altro".
L'arresto dell'aggressore
Nei giorni successivi, la Guardia Civil ha fermato un uomo del posto, un 25enne con precedenti per violenza domestica e oltraggio a pubblico ufficiale. Durante l'interrogatorio, l'aggressore ha confessato di aver colpito Sinagra mentre si trovava sotto effetto di cocaina, ma ha negato l'uso di armi contundenti. Tuttavia, la versione fornita dall'arrestato non convince gli amici della vittima, che parlano di un attacco brutale e senza motivo.
La testimonianza del titolare del locale
Marcantonio, il proprietario del Sin Nombre, il bar in cui è avvenuta l'aggressione, ha raccontato gli attimi precedenti al pestaggio: "Salvatore e un amico stavano giocando a calcio balilla, poi si è aggiunto qualcun altro e è nata una discussione. Sono usciti in terrazza e l'altro uomo lo ha colpito in faccia. Lo abbiamo fatto sedere, sembrava stesse bene, non aveva sangue. Poi è arrivata l'ambulanza e lo hanno portato via". Purtroppo, la situazione si è aggravata nelle ore successive.
La mobilitazione della comunità di Favignana
L'aggressione a Salvatore ha scosso profondamente l'intera comunità di Favignana e la diaspora italiana nelle Canarie. Giovedì 6 febbraio, alle ore 18, amici, parenti e concittadini si riuniranno in piazza per una fiaccolata spontanea in segno di vicinanza alla famiglia e per chiedere che sia fatta piena luce sull'accaduto. L'isola si stringe attorno a Salvatore nella speranza che possa superare questo drammatico momento e tornare a casa.