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06/02/2025 20:00:00

Trapani: ATM condannata per condotta antisindacale

Il Tribunale di Trapani ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di ATM Spa Trapani, la società di trasporto pubblico partecipata dal Comune, per "condotta antisindacale". L'azione legale è stata promossa da Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl di Trapani, a seguito della revoca unilaterale, da parte di ATM, di accordi sindacali risalenti al 1990 e 1996 e della mancata convocazione delle sigle sindacali al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di secondo livello.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

La revoca degli accordi, che prevedevano emolumenti economici per i dipendenti, è avvenuta dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte delle tre sigle sindacali. Un atto che il giudice Mauro Petrusa ha definito "irrispettoso delle regole del corretto agire". Nella sentenza, si legge che l'atteggiamento di ATM "lascia trasudare il messaggio che il datore di lavoro sia l'unico arbitro della sorte (anche economica) del personale, e che il ruolo dei sindacati sia sostanzialmente inutile".

La gravità dell'atto

Il giudice Petrusa sottolinea come la condotta di ATM sia "ulteriormente amplificata" dal fatto che le sigle sindacali coinvolte siano firmatarie del contratto collettivo nazionale del lavoro, e che quindi la loro rappresentatività non possa essere messa in discussione. La sentenza riconosce inoltre che il comportamento di ATM configura un "perfetto paradigma della condotta antisindacale", avendo l'azienda scelto di intrattenere rapporti solo con i sindacati "che non sollevano obiezioni" al suo operato.

La soddisfazione dei sindacati

I segretari provinciali di Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl, pur esprimendo soddisfazione per la sentenza, sottolineano come una condanna per condotta antisindacale presupponga un danno subito dai lavoratori. L'obiettivo del ricorso, spiegano, era quello di "far rispettare i diritti contrattuali dei dipendenti dell'ATM".