Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/03/2009 06:24:41

Prezzo del pane: ora si muove il Prefetto

Alla riunione in Prefettura sono stati convocati  i sindaci di Marsala, Alcamo, Trapani e Castelvetrano, il Presidente della Provincia Regionale, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il difensore civico provinciale, il presidente della Camera di Commercio, i sindacati e le associazioni di categoria dei commercianti, degli agricoltori e degli artigiani.
Nei giorni scorsi il Sindaco Carini, dopo essersi dichiarato contrario all’aumento del pane, preannunciato dai panificatori marsalesi, aveva anche scritto al Prefetto per richiedere il suo intervento. Fra le altre cose il Sindaco, nella missiva indirizzata al Prefetto, aveva precisato “che si è di fronte ad una indiscriminata azione di una categoria di artigiani che rischia di penalizzare l’intera collettività marsalese. Basti pensare che già oggi il prezzo del pane in Città è il più alto dell’intera provincia”.
"Ringraziamo il Prefetto per il suo interessamento" dichiara il Sindaco. Faremo presenti nel corso del tavolo tecnico le ragioni che ci hanno indotto a chiedere il suo autorevole intervento. Un aumento del prezzo del pane, in questo periodo, non trova le benché minima giustificazione”.
Da una decina di giorni, a Marsala, viene ipotizzato che a decorrere dal 1° aprile i panificatori della città aumenteranno il prezzo del pane. In particolare, la pezzatura tradizionale, in filoni prodotti con farina di grano duro, subirà un consistente aumento ed il prezzo al chilogrammo passerà dalle attuali 2,20 euro a 2,40, se non addirittura a 2,60 euro.
Nel resto d'Italia, invece, il pane si trova anche ad un euro (1 euro) al chilo grazie all'accordo tra enti pubblici e categorie di settore.

Il tutto avviene nonostante le materie prime continuino a calare per la crisi del settore dei cereali, con ribassi di oltre il 50% in 10 mesi.