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16/04/2009 05:05:35

Stefano Pellegrino: "Le nostre condizioni per Carini"


Pellegrino, come è nata la sua scelta di entrare nell’Udc mentre a Marsala si discuteva d’altro. E’ stata una mossa a sorpresa…
Nessuna mossa a sorpresa. C’erano stati contatti con l’onorevole Vietti che  ora è responsabile, insieme a me, del settore giustizia dell’Udc. Ma nasce soprattutto dalla condivisione di questo nuovo progetto per la formazione di un nuovo soggetto politico, il Partito della Nazione, in cui confluiranno l’Udc, la Democrazia Cristiana, i circoli liberal, il partito repubblicano, quello liberale e quello social democratico.

Molti hanno detto: "Ma come ? Pellegrino non era quello che diceva di essere a sinistra?"

Anche le associazioni Saragat hanno aderito formalmente al nuovo progetto. Sarà un polo laico, di fede cristiana ma non solo: un polo popolare moderato, riformista, che guarda alla persona più che al fatto politico, alla razza o a situazioni che non hanno nulla a che vedere con l’interesse generale.

Lei ha visto i nuovi manifesti di Casini dove si legge“basta litigare”…come dire..chi sta in mezzo alla fine ci guadagna…
Quella del leader Casini è un’opposizione sana. Ho avuto modo di parlare con lui, soprattutto per l’importante incarico che mi è stato affidato in materia di giustizia. E’ un’opposizione seria, che mira al bene comune, che prescinde da militanze pregresse. E’ un soggetto politico moderno, che cerca di risolvere problemi importanti che non sono stati risolti dal bipolarismo, che è evidentemente fallito

Riguardo al referendum che abroga la legge elettorale attuale, lei è per il si o per il no?
La democrazia deve essere la democrazia degli elettori. L’eletto deve essere radicato nel territorio e deve avere responsabilità nei confronti di chi lo elegge. E il cittadino deve essere rappresentato dall’eletto.

Quanto il concetto di responsabilità è legato a quello di controllo?
Sono imprescindibili. Partecipazione, libertà, controllo, responsabilità fanno parte della cultura democratica che dobbiamo rispettare e da cui non si può prescindere. Le questioni che nell’ultimo ventennio dovevano essere risolte, quella istituzionale, quella meridionale, quella elettorale e quella della modernizzazione economica, sono rimaste irrisolte.

Quanto ha inciso, secondo lei, il fatto che il ventennio di cui parla lei è anche il ventennio di Berlusconi?
Tantissimo. Il problema delle strategie politiche è stato sottomesso alla questione dei sondaggi. Non vi è strategia politica se non vi è sondaggio.

E di tutte queste questioni si interessa la classe politica marsalese?
Il problema è lo stesso. I principi della trasparenza, della linearità che vogliamo far valere a livello nazionale, vogliamo farli valere anche a Marsala. Il gruppo consiliare che si costituirà oggi, e che si chiamerà Costituente per il Partito della Nazione, dovrà essere il coagulo di questi principi.

Che mi dice delle vicende giudiziarie che in Sicilia hanno dato all’Udc la sua particolare declinazione?
Le vicende giudiziarie ci sono in tutti i partiti. Non si può qualificare un partito per questioni giudiziarie ancora fa definire e che coinvolgono solo alcuni esponenti. I

Giulia Adamo ha commentato il suo nuovo ruolo nell’Udc dicendo “mi sarei aspettata che andasse all’Mpa. Non capisco perché sia andato all’Udc”. Qual è il legame fra Stefano Pellegrino e l’Mpa?
Io mi sono candidato in una lista civica dell'Mpa alle Regionali. Non avevo quindi nessuna appartenenza politica. Ho un rapporto amicale personale con il presidente Lombardo. Ma nessun rapporto politico con il movimento politico di Lombardo.

Ma Lombardo gli ha fatto la proposta di entrare nell’Mpa?
E’ ovvio che Lombardo ha dissentito dalla mia scelta di condividere questo progetto della Costituente di Casini.

Perché tutti vogliono Stefano Pellegrino, tranne la sinistra a cui invece Pellegrino dice invece di sentirsi legato ?

C’è stata sempre una sorta d’incomprensione. In occasione delle ultime regionali, per esempio, ci fu tanta disattenzione che la Finocchiaro mi chiamò  qualche giorno prima delle elezioni credendo che fossi candidato nella sua lista....

Che contributo può dare il nuovo gruppo dell’Udc alla difficile situazione politica della nostra città?
Questo nuovo gruppo è formato da soggetti politici che sono già all’opposizione. Ero all’opposizione con Noi Marsalesi e continuiamo a fare opposizione. Marsala ha bisogno di un rinnovamento. Questo gruppo vuole partecipare alle scelte politiche della città ma a determinate condizioni: una giunta qualificata e un’autonomia degli assessori.

Lei parla come se fosse nuovo, nella politica. In realtà ha avuto sempre degli incarichi di sottogoverno importante. Per esempio è stato amministratore della Funierice, che ora versa in situazione disagiata...

Si, ho fatto l'amministratore gratuitamente. Ma ho capito che il mio sacrificio economico non è servito a nulla. Chi mi ha sostituito ha preso quasi 90mila euro per 6 mesi. Io ho lasciato 100mila euro di attivo e ora invece la funivia è in una situazione disastrosa. Basterebbe chiudere la funivia per 4 mesi l’anno, che sono i tempi morti, e recuperare le somme per le attività durante gli otto mesi in cui la funivia funziona.

Alle elezioni per la sindacatura di Mazara del Vallo il Pdl ha un'ennesima lacerazione internza, perchè Cristaldi andrà contro Scilla: lei che ne pensa?
Sono convinto che la presenza di Fini ieri a Mazara, con Cristaldi e l’assenza, qualche giorno fa, di Gasparri alla convention di Scilla la dicano lunga su chi sia il candidato del Popolo della Libertà.

Lei che è l'ultimo in ordine di tempo nella lista dei nemici di Giulia  Adamo, cosa ne pensa del deputato regionale marsalese?
Dal punto di vista amministrativo, ritengo che Giulia Adamo abbia delle ottime doti. Dal punto di vista politico, invece non credo che sia un buon politico perché non è in grado di mediare, di interloquire in maniera pacata e serena. Lo dimostra il fatto che chiunque abbia avuto rapporti politici con lei ha avuto delle disavventure.

Ritorna in giunta Michele Milazzo, l’ex vice sindaco. La vice sindacatura è la chiave per risolvere la crisi?
Riconosciamo le sue doti tecniche. Considerando che Michele Milazzo è transitato anche lui in questa nuova compagine, con l’importante ruolo di responsabile regionale del dipartimento giustizia per l’Udc, anche lui avrà un suo spazio, se ci sarà la possibilità di collaborare con la giunta Carini. Ma ripeto: la nostra collaborazione non può prescindere da alcune condizioni come l’autonomia degli assessori e dal raggiungimento di alcuni obiettivi prioritari.

Quali sono questi obiettivi?
L’occupazione. Cercare mezzi e strumenti che possono dare lavoro.