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22/04/2009 06:08:12

Revisori dei conti: guerra aperta nel centrodestra

o ormai da troppo tempo), ovviamente non c’è neanche un’opposizione. E quindi il “manuale Cencelli” del sottogoverno è letteralmente saltato. Nella seduta di lunedì con 19 voti favorevoli è stata eletta componente, nella qualità di iscritta all’albo dei ragionieri, la dottoressa Gemma Nigelli. Il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti, che durerà in carica tre anni e che attuerà la vigilanza sulla regolarità contabile sulla gestione finanziaria del Comune, risulta dunque così composto:

• Presidente - Giuseppe Cognata (iscritto nell’Albo dei Revisori dei Conti);
• Componente - Baldassare Ferro (iscritto Ordine Commercialisti);
• Componente - Gemma Nigelli (iscritto collegio Ragionieri).

“Il Consiglio Comunale – precisa il Presidente Alagna – ha proceduto alla elezione dei nuovi componenti il Collegio dei Revisori dei Conti. Da parte mia auspico la massima collaborazione con i nuovi componenti dell’Organo di revisione finanziaria nel supremo interesse della piena funzionalità della macchina amministrativa”.
Ma in realtà sono successi un sacco di pasticci, e la seduta del 17 Aprile, che si è prolungata fino alle tre di notte, è la dimostrazione che quando sono in gioco piccoli interessi, cariche di sottogoverno, spartizioni, il Consiglio non conosce stanchezza, pur di litigare.
Da notare che, per arrivare all’elezione del collegio, si è dovuti passare anche da un terribile dibattito sul terremoto in Abruzzo, dall’ennesima magra figura sul Difensore Civico.
Poi, si è arrivati al tema dell’elezione del collegio dei revisori dei conti. Il voto è segreto, ma gli accordi erano già stati fatti prima: uno all’opposizione, e due alla maggioranza.
Al primo scrutinio veniva eletto con 15 voti il presidente uscente Giuseppe Cognata, commercialista trapanese, area Udc, che faceva le scarpe alla candidata del Pdl di Giulia Adamo, Nigelli. Dunque, ancora una volta era guerra aperta nel centrodestra.
Il Consiglio ha poi eletto componente del Consiglio dei revisori dei conti Baldassare Ferro che, con 15 voti, ha superato il candidato del centro sinistra, Giuseppe D'Alessandro, stretto amico del consigliere Antonio Vinci, che si è fermato a 10 consensi. E lì ancora polemiche e parole grosse.
Per quanto riguarda il terzo componente, malgrado sette tentativi fatti solo lunedì si è riusciti a raggiungere la maggioranza.
Pesantissime le parole di Giulia Adamo su quanto avvenuto: “Alcuni consiglieri hanno votato un candidato trapanese, che peraltro aveva ricoperto già tale incarico. Altro che rinnovamento. Avevamo indicato il sindaco Carini per dare una svolta nuova alla città, i fatti dimostrano che alcuni non vogliono cambiare e si è ricreata una inquietante continuità con il passato. Faccio un appello al primo cittadino perché sia più attento ai temi della città e meno ai cartelli che si formano in Consiglio Comunale. L’alleanza tra Massimo Grillo e Stefano Pellegrino che rappresenta il salemitano Pino Giammarinaro. I due esponenti sono campioni di trasformismo. Sono stati un po' a destra e un po' a sinistra, transitati per la società civile, sono approdati oggi ad una alleanza anomala con la quale Carini deve fare i conti”.

Da notare che in aula c’è stato anche spazio per la polemica politica sul nuovo gruppo dell’Udc di Stefano Pellegrino. Ha detto Michele Gandolfo (Udc, ma non della corrente di Pellegrino): “ I nuovi arrivati aderiscono alla costituente del Partito delle Nazione, io invece, assieme ala collega Celestino Errera, restiamo gli unici esponenti dell'Udc”. All'inizio della seduta Erino Monteleone e Michele La Vela avevano argomentato il motivo per il quale avevano aderito al partito di Casini. Analogamente Manlio Mauro aveva spiegato,i motivi personali e politici per cui non aveva aderito al nuovo partito di Berlusconi.